Anziani rifiutano il cameriere di colore al bar. Laura li caccia: e il paese reagisce così | Guarda

Anziani rifiutano il cameriere di colore al bar. Laura li caccia: e il paese reagisce così | Guarda
Lunedì 12 Ottobre 2015, 14:31 - Ultimo agg. 14 Ottobre, 17:37
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PADOVA - «Il rispetto è il primo mattone su cui far crescere qualsiasi tipo di rapporto, lavorativo o di amicizia»: così Laura Cioetto, una studentessa di Montagnana, spiega il gesto che l'ha spinta a invitare due anziani clienti del bar del centro del paese in cui fa la cameriera a uscire dal locale dopo che questi si erano rifiutati di farsi servire da un collega di colore.











Una azione, come sottolinea il gruppo Facebook 'Montagnana 2.0, parliamone...' del quale fa parte la ragazza, accolta dai concittadini con grande favore, al punto da farle ricevere sul posto di lavoro vari mazzi di fiori come segno di apprezzamento.



L'episodio è accaduto qualche giorno fa nel locale. A prendere le ordinazioni di una anziana coppia era stato un cameriere di colore, che vive in Italia sin dall'infanzia. «Non vogliamo essere serviti da una persona di colore» avrebbero affermato i due. A dar manforte al giovane, in evidente imbarazzo, è stata proprio Laura, che ha risposto per le rime: «potete pure andare via, qui non serviamo clienti razzisti». La notizia ha fatto in breve il giro del paese grazie alla pagina Facebook, che conta più di 1.400 iscritti. Facendo piovere nelle braccia della giovane mazzi di fiori come tangibile ringraziamento per il gesto.



«Per quanto riguarda ciò che è accaduto, vorrei che passassero solo i bei valori che ci stanno dietro - dice dal web Laura - al di là di me, del ragazzo o dei due signori protagonisti del fatto.
Alla base di tutto ci deve essere il rispetto per ogni persona, aspetto fondamentale per instaurare un rapporto con chiunque ci capiti davanti, sia esso un nostro conoscente, parente o un perfetto sconosciuto». E aggiunge, quasi schermendosi. «Sarebbe stato bello restare nell'anonimato ma in una piccola cittadina com'è Montagnana era quasi impossibile! Penso che la maggior parte di voi avrebbe reagito come me - conclude - quindi non credo sia il caso di enfatizzare ulteriormente l'accaduto, seppur sia servito a sensibilizzare e smuovere gli animi di molti di noi. Come mi ha insegnato qualcuno, "Il bene si fa in silenzio, tutto il resto e' palcoscenico"».