Un tweet oscuro, sibillino, indecifrabile. «;l;;gmlxzssaw.», eccolo qui. Scritto dalla mano di un bimbo che le lettere dell'alfabeto nemmeno le conosce e ha semplicemente premuto la tastiera a caso. Capita proprio a tutti. Dopo la videocamera lasciata accesa quando era meglio di no, lo sciacquone del water in diretta Zoom, i bambini che irrompono durante l'intervista a distanza e in streaming, ecco un altro esempio di inciampo social.
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Il protagonista stavolta è l'account social del Comando strategico degli Stati Uniti che è responsabile dell'arsenale nucleare americano. Il profilo sicial ha suscitato confusione dopo aver rilasciato ub messaggio su Twitter che sembrava essere privo di senso, questo: «;l;;gmlxzssaw».
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Gli utenti di Twitter, riporta il sito Daily Dot, hanno iniziato a scherzare sul fatto che l'agenzia aveva inviato un codice di lancio nucleare. Il tweet è stato persino usato dai seguaci di QAnon per promuovere la loro teoria della cospirazione. In realtà quel tweet era solo un incidente. Daily Dot ha infatti presentato una richiesta di Freedom of Information Act (FOIA) al Comando e ha appreso che un bambino piccolo aveva prodotto il tweet.
Filed a FOIA request with U.S. Strategic Command to see if I could learn anything about their gibberish tweet yesterday.
Turns out their Twitter manager left his computer unattended, resulting in his "very young child" commandeering the keyboard. pic.twitter.com/KR07PCyCUM— Mikael Thalen (@MikaelThalen) March 29, 2021
Nella risposta ufficiale al giornalista, l'Ufficiale responsabile del FOIA ha dichiarato che il tweet era stato fatto quando il responsabile di Twitter dell'agenzia ha lasciato momentaneamente il suo computer incustodito. «Il responsabile di Twitter del comando, mentre era in uno stato di telelavoro, ha lasciato momentaneamente l'account Twitter del comando aperto e incustodito», si legge nella risposta. «Il suo bambino ha approfittato della situazione e ha iniziato a giocare con i tasti e purtroppo, e senza saperlo, ha pubblicato il tweet». Insomma, non c'erano gli hacker dietro al tweet; perché anche questa ipotesi era stata presa in considerazione.