Premendo sul torace della paziente gli esperti hanno notato un crepitio, indice della presenza di aria nei tessuti esterni ai polmoni, confermata da una radiografia, che ha portato a una diagnosi di penumotorace. «È un termine drammatico - spiega Mack Slaughter, uno degli autori, al sito Livescience -, ma in questo caso il problema era in forma leggera. Tecnicamente aveva i polmoni collassati, anche se leggermente».
Diverse sono le ipotesi sul come l'aria sia uscita dai polmoni, continua l'esperto.
L'ipotesi principale è che la ragazza avesse un piccolo buco che si apriva solo con l'applicazione di una forza sufficiente, come quella generata dalle urla, e che si è poi richiuso. «La paziente è stata dimessa il giorno dopo - conclude l'articolo - ed è guarita perfettamente in pochi giorni».