#Ioapro, Vittorio Sgarbi a cena dal ristoratore ribelle: «Propongo carriera in Parlamento», ma la polizia chiude il locale per cinque giorni

#Ioapro, Vittorio Sgarbi a cena dal ristoratore ribelle: «Propongo carriera in Parlamento», ma la polizia chiude il locale per cinque giorni
Sabato 16 Gennaio 2021, 12:49
4 Minuti di Lettura

«I sanificatori nei ristoranti distruggono il Covid e il fatto che non siano nelle scuole e negli uffici pubblici è un crimine dello Stato». A dirlo è Vittorio Sgarbi, arrivato venerdì sera a Mombaroccio, nel territorio di Pesaro per fare visita ai ristoratori Umberto Carriera e Michele Tagliabracci che hanno deciso di riaprire il proprio ristorante nonostante i decreti anti virus che ne vietano l'apertura serale nell'ambito dell'iniziativa #ioapro. «Carriera - ha aggiunto Sgarbi - ha dimostrato coraggio e propongo Carriera in Parlamento e Ricci (il sindaco di Pesaro, ndr) a casa». Strappando l'applauso dei clienti del ristorante Sgarbi ha sottolineato come «non abbia senso aprire i ristoranti a pranzo e chiuderli a cena, uno mangia quando vuole. Io ad esempio - ha detto ancora - mangio col fuso orario americano e quindi per me sono sei ore di meno». 

«Non stiamo violando la legge - sostiene Umberto Carriera - ma stiamo obbedendo alla Costituzione». «Il nostro Paese è fondato sul lavoro, sulla libertà di impresa, sul rispetto per le persone e per gli altri.

Rispetto che da parte del Governo c'è poco», sottolinea. «È arrivata la seconda ondata, arriverà la terza, i ristoranti e le attività sono al collasso, i cittadini non ne possono più e il Governo è stato incapace di ogni programmazione», dice ancora Carriera. «Per questa sera siamo al completo, abbiamo ridotto i posti da 60 a 40, distanziando i tavoli di 2 metri», tiene a precisare prima del servizio di venerdì sera. E aggiunge: «Indosseremo tutti le mascherine e c'è gel sanificante ovunque, rispetteremo tutte le regole, compreso il coprifuoco». Carriera aveva spiegato di attendersi controlli da parte delle forze dell'ordine, e questi sono puntualmente arrivati: chiusura per 5 giorni del ristorante «La Grande Bellezza» di Mombaroccio. 

Il provvedimento del questore di Pesaro Urbino è stato notificato a Carriera da polizia e carabinieri poco dopo le 23. I titolare, che aveva annunciato l'intenzione di riaprire anche oggi, aveva consegnato il conto agli ultimi commensali alle 21:45, in modo da consentire loro di far ritorno nelle proprie abitazioni senza violare il coprifuoco. Ma i clienti (poco meno di 40) sono stati fermati dalle fprze dell'ordine a valle del borgo di Mombaroccio e identificati: saranno sanzionati. Ma gli aderenti all'iniziativa avevano messo in conto anche questo e annunciato ricorsi e tutela legale sia per gli aderenti a #ioapro sia per i clienti. 

Video

«Questa sera il ristorante sarà di nuovo aperto, malgrado il provvedimento di chiusura di 5 giorni e la multa non ci fermiamo»: a dirlo stamani all'Ansa è il ristoratore Umberto Carriera. «Francamente non capisco questo atteggiamento delle forze dell'ordine, perché non sono arrivati quando la cena era in corso?», si chiede Carriera. Che dice di non temere eventuali sospensioni o revoche della licenza: «Noi tiriamo dritti per la nostra strada, tanto se ci sospendono l'attività per 30-90 giorni cosa cambia rispetto ad oggi che lo Stato ci impone la chiusura? E se poi ci chiuderanno - aggiunge - sarà esattamente la fine che faremo se continuiamo a rispettare i decreti del governo». Infine la sanzione di 400 euro: «Finirà assieme alle altre nel calderone dei ricorsi», spiega Carriera. «Intanto stasera riapriamo, abbiamo già diverse prenotazioni», conclude il ristoratore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA