Kurt Zouma aveva preso a calci il gatto: il tribunale condanna il difensore a 180 ore di lavori sociali

Kurt Zouma aveva preso a calci il gatto: il tribunale condanna il difensore a 180 ore di lavori sociali
Kurt Zouma aveva preso a calci il gatto: il tribunale condanna il difensore a 180 ore di lavori sociali
Mercoledì 1 Giugno 2022, 13:23 - Ultimo agg. 17:40
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Aveva preso a calci e schiaffeggiato il suo gatto, facendosi riprendere da suo fratello in un video diventato virale. Ora Kurt Zouma, calciatore del West Ham e della nazionale francese, sarà costretto a svolgere 180 ore di lavori socialmente utili. Quasi un sollievo, visto che in Francia associazioni idi animalisti si erano già mosse legalmente per chiedere una condanna più dura.

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Zouma condannato

Il giudice Susan Holdham ha spiegato le motivazioni ai fratelli Zouma in un'udienza durata 15 minuti: «Entrambi avete preso parte a un atto vergognoso e riprovevole con questo gatto domestico.

Devi essere consapevole che gli altri ti ammirano e molti giovani aspirano a emularti - ha detto il giudice rivolgendosi al calciatore -. Hai preso un gatto per prenderti cura di lui e dei suoi bisogni. In quella data di febbraio non l'hai fatto». Il giudice ha spiegato che entrambi hanno espresso grande rimorso, riporta il The Guardian. Kurt Zouma è stato anche condannato a pagare le spese processuali di quasi 9.000 sterline. A suo fratello è stato ordinato di svolgere 140 ore di servizio alla comunità e anche il divieto di possedere gatti per cinque anni.

 

Cosa è successo

Lo scorso febbraio il calciatore Kurt Zouma era finito su Snapchat con un video, nel quale veniva ripreso intento a prende a calci il suo gatto. «Giuro che lo ucciderò», diceva nel breve filmato. Il caso aveva fatto il giro del mondo e aveva avuto ripercussioni su più livello. Adisas, il suo sponsor tecnico, ha rotto il contratto da 250mila sterline che lo legava al giocatore. E sugli spalti, durante le partite, veniva fischiato ogni volta che toccava palla. La scorsa settimana si è dichiarato colpevole in tribunale. 

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