Biodiversità nel bicchiere, i preziosi lieviti della Maiella

Biodiversità nel bicchiere, i preziosi lieviti della Maiella
Biodiversità nel bicchiere, i preziosi lieviti della Maiella
Lunedì 12 Luglio 2021, 15:09 - Ultimo agg. 13 Luglio, 10:11
3 Minuti di Lettura

Puntare alla valorizzazione della biodiversità microbiologica del territorio nella produzione. È questo il progetto virtuoso di un'azienda vitivinicola nel Parco Nazionale della Maiella: ricerca e tutela della biodiversità come motore economico per contrastare lo spopolamento delle aree interne.

Un incontro fra persone, tradizioni, passioni che si è tradotto nel progetto «Vola Volé Maiella National Park» dove la Cantina Orsogna sostiene la ricerca sui progenitori delle piante coltivate e l'attività di conservazione della biodiversità, attività svolta dalla Banca del Germoplasma ('Majella Seed Bank'), istituita nel Parco nel 2005.

Startup proiettano il settore food&beverage nel futuro: il cibo è online

La 'Banca' è nata contestualmente alla costituzione della Rete Italiana delle Banche del Germoplasma (R.I.B.E.S.) - di cui l'Ente Parco è socio fondatore con 15 strutture analoghe in Italia - si trova a Lama dei Peligni (Chieti), suggestiva località a 700 metri di quota sulla Maiella, ed è ospitata nei locali del Giardino Botanico 'Michele TenorE', uno dei gioielli del Parco. È qui che il progetto dei vini «Vola Volé Maiella National Park» di Cantina Orsogna è stato presentato ufficialmente con il convegno 'Dalla Maiella nuove prospettive per la viticoltura di qualità in Appennino».

Cantina Orsogna, dopo l'esperienza della fermentazione con lieviti provenienti dal polline delle api (Vola Volé), insieme al Parco Nazionale della Maiella, ha esteso ricerca e selezione dei lieviti nelle zone montane, molto ricche in biodiversità microbica in quanto non contaminate da fitofarmaci e coltivazioni intensive.

Chi apprezza dieta mediterranea ha migliorato le proprie abitudini durante il lockdown

«I lieviti in natura si trovano su frutta, bacche e fiori - spiega Camillo Zulli, direttore di Cantina Orsogna - La selezione dei lieviti dalla flora è un viaggio nella biodiversità della Maiella, un percorso fatto di incontri tecnici, ricerche sul campo, valutazione in laboratorio e prove di fermentazione. Il ritorno alla naturalità della fermentazione da lieviti provenienti da ambienti non contaminati dall'agricoltura è condizione fondamentale per dare vita a un vino in grado di restituire odori e sapori autentici del 'Terroir': vitigno, territorio, annata».

Europei, in finale a tavola vince lo street food: in pausa dieta e salutismo

I vini fermentati dai lieviti della Maiella che prendono il nome 'Vola Volé Maiella National Park', prosegue Zulli, «sono biologici con certificazione per la biodiversità e sono ottenuti dalla fermentazione con i lieviti della Maiella senza aggiunta di solfiti. Cantina Orsogna, oltre ad avere il 95% della superficie coltivata biologica e 40% biodinamica (Demeter), dal 2016 è anche certificata per la biodiversità (Biodiversity friend)».

«Lo sviluppo di progetti in agricoltura con partner privati del territorio, consapevoli del valore della biodiversità e delle azioni di tutela da mettere in atto - commenta il direttore del Parco Luciano Di Martino - rappresenta il giusto avvio di un ampio processo di economia circolare che vede nei parchi il necessario ruolo di catalizzatori territoriali». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA