Caffè a rischio, la produzione rischia di dimezzarsi per effetto del cambiamento climatico

Caffè a rischio, la produzione rischia di dimezzarsi per effetto del cambiamento climatico
di Mariagiovanna Capone
Martedì 1 Febbraio 2022, 15:09 - Ultimo agg. 17:11
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Il cambiamento climatico sta mettendo a rischio una buona tazza di caffè. In futuro, infatti, l'aumento delle temperature globali potrebbe determinare la fine delle varietà di chicchi migliori ossia l'arabica. I luoghi dove sorgono coltivazioni dei migliori caffè al mondo, tra cui Brasile, Vietnam, Indonesia e Colombia, sono minacciati inesorabilmente dai cambiamenti climatici come spiega un nuovo studio dell'Istituto di Scienze applicate dell'Università di Zurigo. Combinando modelli climatici globali con dati su suolo, pendenza e livelli di pH richiesti per le colture comuni, gli esperti hanno esaminato i potenziali raccolti futuri di alcuni dei più importanti prodotti di consumo, includendo tra le specie a rischio oltre all'arabica anche avocado e anacardi, scoprendo che la terra disponibile per coltivarli sarà ridotta di oltre la metà. 

Le colture di piantagioni come caffè, anacardi e avocado sono tra le colture da reddito più importanti e contribuiscono in modo sostanziale al sostentamento dei piccoli agricoltori di tutto il mondo. Queste colture hanno una durata di diversi decenni e pertanto è particolarmente importante una pianificazione agricola a lungo termine che tenga conto degli impatti previsti del cambiamento climatico. Studi precedenti su queste colture non hanno considerato le caratteristiche del terreno e del suolo che potrebbero influire sulla coltivazione e nessuno ha affrontato il modo in cui la crescita sarà influenzata su scala globale. Per affrontare il problema, il team di scienziati svizzeri ha combinato le proiezioni dei cambiamenti climatici e i fattori del suolo nel 2050. Entro questa data le coltivazioni di caffè saranno dimezzate in tutto il mondo anche con un cambiamento climatico appena moderato, cioè non proprio disastroso. È quello che emerge nello studio «Expected global suitability of coffee, cashew and avocado due to climate change» pubblicato sulla rivista Plos One.

Se in media ci sarà un calo del 50%, l'impatto più significativo si verificherà nelle aree tropicali, con in cima il Brasile che è il principale produttore di caffè al mondo, che vedrà ridurre del 79% le sue coltivazioni. Oltre al danno ambientale è evidente anche quello socioeconomico, essendo questo settore uno dei caposaldi di alcuni Paesi. 

Alcuni cambiamenti stanno già avvenendo, con alcuni territori che già lottano per coltivare il caffè, come in Etiopia. Lo studio prevede un futuro in cui il caffè diventerà un prodotto di lusso, inaccessibile alla maggior parte delle persone, venduto a chi può permetterselo piuttosto che una bevanda quotidiana. Prima che ciò accada, se il clima continua a riscaldarsi, parti dell'Africa orientale e del Sud America che sono al di fuori della regione di coltivazione potrebbero diventare adatte alla coltivazione del caffè.

I ricercatori affermano che non sono tutte cattive notizie, poiché nuove aree diventeranno adatte alla coltivazione del caffè, comprese parti degli Stati Uniti meridionali, se le temperature aumenteranno di 4,5 gradi Celsius. «È probabile che alcune aree di Cina, Argentina e Stati Uniti diventino più adatte alla coltivazione del caffè proprio mentre Brasile e Colombia vedranno la loro terra diventare meno adatta», scrivono nello studio gli autori che insistono che «sarebbe importante per la società adattarsi ai cambiamenti in corso nei tropici, incluso lo spostamento della coltivazione di colture specifiche in diverse regioni. Tuttavia, sembra probabile che, qualunque siano le misure di mitigazione adottate, molte colture diventeranno più scarse e quindi più costose in futuro. 

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In termini di caffè, potrebbe anche passare da una bevanda a buon mercato per tutti i giorni a una prelibatezza da degustare in occasioni speciali, un po' come un buon vino». Per gli anacardi, si prevede che le regioni altamente adatte diminuiranno in alcuni dei principali paesi produttori, tra cui India, Costa d'Avorio e Benin. Le aree adatte per gli avocado diminuiranno anche per alcuni importanti produttori, come la Repubblica Dominicana, il Perù e l'Indonesia. Nel frattempo, le aree adatte a tutte e tre le colture possono espandersi ad altitudini e latitudini più elevate, in particolare per anacardi e avocado. 

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