Cenone e pranzo di Natale, l'esperta: «Al massimo 5 abbuffate o si rischiano fino a 4 chili in più»

Cenone e pranzo di Natale, l'esperta: «Al massimo 5 abbuffate o si rischiano fino a 4 chili in più»
​Cenone e pranzo di Natale, l'esperta: «Al massimo 5 abbuffate o si rischiano fino a 4 chili in più»
Martedì 24 Dicembre 2019, 13:50 - Ultimo agg. 14:08
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Cenone e pranzo di Natale, e addio linea. L'esperta: «Al massimo 5 abbuffate o si rischiano fino a 4 chili in più». Fritti, pastiere, crostacei e primi di ogni tipo. Da questa sera scatta in tutta Italia una vera e propria maratona gastronomica, che rischia di regalarci - alla fine delle feste - «fino a 4 kg in più, di cui 2 di liquidi. È vero: in questo periodo dell'anno è più probabile ingrassare, perché mangiamo spesso, in quantità maggiori, e soprattutto cibi più ricchi». Il monito arriva da Sara Farnetti, specialista in medicina interna e metabolismo, che stila una serie di suggerimenti per non rinunciare ai manicaretti delle feste, salvando (il più possibile) la linea.



«Intanto bisogna pensare che si mangia con gli occhi, e tener conto del fatto che le tentazioni sono tantissime. Dunque giochiamo con i piatti e teniamo d'occhio le quantità. Concediamoci solo un piatto per ogni portata», suggerisce l'esperta. Dunque se i primi sono due dovranno essere assaggi contenuti in un solo piatto. «Nel caso dei dolci, poi, scegliamo un piatto più piccolo. E in ogni caso sono vietati i bis. Può essere utile - aggiunge Farnetti - mettere mano all'agenda e pianificare i pasti più ricchi: dovremmo limitare gli 'stravizì ai 'magnifici 5', ovvero il 24 dicembre a cena, 25 a pranzo, 26 a pranzo, 31 a cena e 1 gennaio a pranzo».

E gli altri pasti? «Ci dobbiamo contenere, tornando alla nostra solita dieta salutare, o meglio portando in tavola piatti detox. Ad esempio, il giorno di Natale per cena potremmo optare per un bel piatto di carciofi crudi». Niente alcolici, naturalmente. E i dolci? «In queste occasioni - raccomanda Farnetti - con l'eccezione dei giorni di festa vanno chiusi in dispensa. Niente pane e patate. Inoltre all'eccesso di pandoro, panettone e torrone facciamo seguire l'amaro di radicchio, carciofi, scarola». Dunque tante verdure, «che nei giorni extra-festivi si possono alternare con le proteine e abbinare a 'grassì amici come quelli di avocado e noci».

Occhio poi agli errori più comuni, fatti magari con le migliori intenzioni: «Meglio evitare i pasti a base di sola frutta, perché ci sono carboidrati e zuccheri, ecco perché suggerisco di fare il pieno di verdure. No a giornate di 'dieta liquidà a base di succhi, spremute e centrifughe, sempre per via degli zuccheri. No anche al consumo obbligatorio degli avanzi: è una soluzione anti-spreco, ma non anti-chili», avverte Farnetti. Piuttosto è bene surgelare i piatti avanzati e chiudere bene i dolci, «che potranno essere consumati con calma e che, se ben riposti, si possono conservare». Inoltre «è bene tenere a mente che non è mai troppo presto per iniziare a recuperare» dopo i bagordi. «Mal di testa, bocca amara, stanchezza e sonnolenza - conclude l'esperta - sono spie del fatto che il nostro organismo ha esagerato. Può essere utile fare una bella passeggiata dopo mangiato per aiutarlo a smaltire l'eccesso di calorie. Ma se i pasti delle feste sono stati ben programmati, potremo davvero difenderci dal rischio di lievitare sulla bilancia».

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