«Visitate l'Abruzzo», ma le immagini dello spot sono delle Maldive: Regione nella bufera

«Visitate l'Abruzzo», ma le immagini dello spot sono delle Maldive: Regione nella bufera
di Davide De Amicis
Sabato 5 Ottobre 2019, 11:32 - Ultimo agg. 6 Ottobre, 10:48
2 Minuti di Lettura
Ha destato scalpore tra gli abruzzesi, ma anche sui media nazionali, l'utilizzo di due foto relative alle Maldive e ad altipiani montuosi dall'atmosfera nepalese per promuovere l'offerta turistica abruzzese, da parte di una nota agenzia pubblicitaria nazionale, che ha realizzato degli spot nell'ambito della campagna promozionale Abruzzo summer 2019 indetta dalla Regione Abruzzo. Immagini realizzate per la pubblicazione sui siti web e sulle pagine social ufficiali della Regione Abruzzo al costo di circa 71 mila euro, come segnalato dal deputato del Movimento 5 stelle Andrea Colletti e dal consigliere regionale collega di partito Francesco Taglieri, ma anche utilizzate per l'affissione su 120 pannelli pubblicitari in 66 aree di servizio autostradali di tutta Italia al costo di 101 mila euro più iva. Il deputato Colletti ha così definito «uno schiaffo all'Abruzzo» la scelta di immagini estere per promuovere il territorio regionale tanto da annunciare un ricorso alla Corte dei Conti, per verificare un eventuale danno erariale ai danni della Regione.



Ma l'assessore regionale al Turismo, ricordando il 15% di aumento della domanda turistica rilevato in Abruzzo in controtendenza rispetto alle altre regioni, ha rispedito le critiche al mittente confermando la validità delle foto utilizzate: «Si è trattato di foto emozionali - replica Mauro Febbo -, ovvero di foto che non dovevano reclamizzare la località, lanciando un messaggio come quello della famiglia che si gode il mare. Poi, all'interno di queste immagini grandi c'erano le foto delle località che si possono visitare in Abruzzo. Dal castello di Roccascalegna a Rocca Calascio passando per la Torre di Cerrano. Queste foto, in base ai nostri dati certificati, sono state visualizzate da 60 milioni di persone e nessuno ha avuto nulla da obiettare, tranne qualcuno che si diverte a danneggiare l'Abruzzo. Studiassero, questa è stata una scelta tecnica di professionisti del settore e non un errore».

Sarà, intanto sui social l'ironia impazza con un utente Facebook che, ad esempio, ha postato una foto dell'Himalaya scrivendo come didascalia "Visit Abruzzo. In foto Monte Manicola (L'Aquila) 6.128 metri. Per informazioni contattare la Regione Abruzzo". 
© RIPRODUZIONE RISERVATA