Notti tra drink e strip tease, il night 2.0 resiste alla crisi

Notti tra drink e strip tease, il night 2.0 resiste alla crisi
di Bruno Majorano
Mercoledì 22 Maggio 2019, 07:59 - Ultimo agg. 16:21
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C'è ancora vita sul pianeta night club. Ma il Rose my club è una sorta di rinoceronte di Giava: specie in via di estinzione. Si tratta dell'ultimo locale di lap dance rimasto ancora aperto a Napoli (dopo la recente chiusura del Club 21). Una vera e propria rarità. Capace di sopravvivere alle mode, ai tempi e a internet, che ha letteralmente rivoluzionato il mondo dell'hard invertendo clamorosamente le mode di giovani e meno giovani. E invece no: 6 giorni su 7 (la domenica è festa) in via Chiatamone - esattamente alle spalle del Lungomare - si apre quella porticina a vetri neri e alle spalle si popola il mondo del Rose.

Sono almeno 8-10 ragazze quelle che ogni sera, a partire dalle 11 e fino alle prime luci dell'alba, si alternano sul palco del locale per intrattenere il pubblico che, a dispetto dei tempi che corrono, non manca. Con una debita premessa: un tempo il 90% dei presenti era habitué. Napoletani che affollavano la pista e trascorrevano la propria notte sui divanetti tra gioco del dollaro e qualche cocktail in dolce compagnia.
 
Oggi le cose sono cambiate. Per lo più la clientela è composta da turisti che scelgono questo locale come ultima tappa della loro serata. Si racconta che fino a tre anni fa il vero momento di overbooking si registrava quando al largo delle coste napoletane si ormeggiavano le portaerei americane. In quelle serate il Rose diventava una sorta di base Usa sulla terraferma. Il tutto tra luci soffuse, musiche accattivanti e l'immancabile presenza delle ragazze.
LA SCUDERIA
Nonostante la richiesta sia notevolmente diminuita nel tempo (e la chiusura di tutti gli altri locali simili ne è la prova inconfutabile), le ragazze non hanno mai smesso di trovare questo come uno dei lavori più redditizi (il loro guadagno è relazionato al consumato dei clienti). Nella scuderia del Rose my club, infatti, non ci sono solo straniere, ma anche italiane (e napoletane) che riescono a mantenersi grazie ai guadagni mensili tra lapdance e spettacoli privati. «Non ho altri lavori», racconta Jessica (il suo nome d'arte). «Qui si sta bene e si guadagna abbastanza». Tutto, ovviamente, nel pieno rispetto delle leggi. Poi ci sono le ragazze straniere. «Viviamo in una casa che ci è stata messa a disposizione dal locale», spiega Sara, togolese che vive in Italia praticamente da sempre. «Nel tempo libero mi godo la città. Sono letteralmente innamorata di Napoli». Il contatto con il Rose nasce via social, e come se no? Le ragazze inviano la propria candidatura nella posta privata di Facebook e dopo un breve colloquio definiscono il giorno del loro arrivo in città e poi al locale. Mediamente restano a Napoli per 3 settimane, massimo un mese. Il tempo per guadagnare il giusto e poi ripartire. Molte si spostano a lavorare fuori città, altre ne approfittano per viaggiare tra Italia ed Europa.
UN FANTASTICO VIA VAI
I servizi offerti dal locale sono quelli standard del genere: lap dance, table dance (ci sono 5 stanze al piano inferiore dove i clienti possono intrattenersi con le ragazze per assistere a spettacoli privati con una durata di tempo prestabilito). Tra i clienti persone di ogni età, ma anche coppie. Perché l'ambiente elegante e discreto consente anche di poter bere un drink con il proprio partner ascoltando della buona musica. Nell'arco di una serata il via vai è particolarmente attivo. Gente che viene, gente che va. Ci sono volte in cui le luci del locali si spengono poco dopo che quelle del giorno siano ormai ben visibili. Un modo diverso per vivere una serata all'insegna del divertimento e di una piccola trasgressione al di fuori dal classico luogo comune di streap club.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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