Terza età a cinque stelle, il nuovo business delle terme a Castellammare

Terza età a cinque stelle, il nuovo business delle terme a Castellammare
di Maria Elefante
Martedì 29 Gennaio 2019, 11:00
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Un albergo di lusso che richiami le atmosfere degli scavi archeologici, un villaggio turistico per la terza età e una residenza-Spa per anziani. Sono alcune delle proposte degli imprenditori interessati ai beni della Sint, la società che detiene il patrimonio immobiliare delle Nuove Terme di Castellammare. Un albergo, la struttura delle Nuove Terme dove era possibile la mescita delle acque, il parco Idropinico, campi da tennis e una vasta area su cui insiste una struttura sportiva e un parcheggio sono i beni in liquidazione che hanno spinto nove imprenditori a rispondere all'avviso esplorativo emanato lo scorso mese dalla Sint, la società controllata al cento per cento dal Comune. A leggere le proposte, che saranno poi discusse in Consiglio Comunale, una commissione guidata dal liquidatore Vincenzo Sica che si è insediata ieri mattina a Palazzo Farnese. L'obiettivo dell'amministrazione, come spiega il sindaco Gaetano Cimmino, non è solo quello di sbloccare una situazione che pesa da anni sulle casse del Comune, ma anche quello di fare il meglio per la città che, come sottolinea lo stesso Cimmino, sembra sempre più orientata ad una vocazione prettamente turistica. E così nella città dove Capri e il Vesuvio sono protagonisti del panorama da cartolina giungono gruppi d'oltralpe e aziende del Nord. Ma anche imprenditori campani, provenienti da Napoli, Avellino e dalla stessa Castellammare.
 
I francesi interessati arrivano da Montpellier. Si tratta di un gruppo che ha già investito in Campania, precisamente a Pompei, realizzando un albergo di lusso che richiama gli scavi. E proprio l'archeologia è il tema che il gruppo Sa Huger vorrebbe riproporre anche per l'albergo del complesso del Solaro grazie alla vicinanza a villa San Marco e Villa Arianna. Per trasformare in un hotel di lusso ciò che resta dell'albergo delle Terme i francesi sarebbero disposti ad investire 4 milioni di euro riservandosi di mettere a punto e presentare in un secondo momento un piano per rendere nuovamente fruibile il parco idropinico per un investimento massimo di 20 milioni di euro. E dal momento dell'apertura si sono detti disponibili a versare un canone annuo di 145mila euro l'anno. Ma l'albergo delle Terme è il bene immobiliare verso cui tutti gli imprenditori hanno mostrato interesse. Anche la società milanese Irgen Group ha chiesto esclusivamente dell'albergo. L'idea è di acquistarlo offrendo alla Sint un milione e mezzo di euro e trasformarlo in un centro dedicato agli anziani per il quale servirebbe l'assunzione di circa 25 persone. Anche Experiences srl, società stabiese, ha pensato al business relativo alla terza età ipotizzando un villaggio turistico nell'albergo ristrutturato, nel quale il parco idropinico rivestirebbe un ruolo di richiamo. Da Avellino invece la Ferginvest di Salvatore Ricciardi si è detta interessata all'intero patrimonio della Sint ma si è riservata di proporre progetti e investimenti. Anche la società Meridie che fa capo a Gianni Lettieri si è detta interessata all'intero complesso riservandosi di presentare un piano di rilancio che però passi per il termalismo.

Le altre tre società hanno presentato proposte per i beni considerati non strategici. Si tratta di tre realtà locali alcune delle quali già lavorano sul posto da anni. Così il liquidatore Vincenzo Sica si è trovato di fronte alla proposta di acquisto da parte della società Tennis Terme di Stabia dei campetti per 320mila euro o l'affitto a 12mila euro l'anno, alla proposta presentata dal società sportiva Asd Antares che chiede l'acquisto della struttura sportiva del Pallone Geodetico (che include pista da pattinaggio e campo da basket) a 400mila euro, o l'affitto con convenzione comunale a 12mila euro l'anno. Le ultime due proposte riguardano l'acquisto del parcheggio da parte di due società, quella che fa capo all'imprenditore Vincenzo Izzo che ha offerto 352.500 mila euro e quella della Stabia Park che offre invece 340 mila euro.
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