Una confessione sincera, a cuore aperto, quasi a scrollarsi di dosso un peso enorme che teneva dentro da tempo. Demi Lovato, ex baby-prodigio di programmi e film targati Disney e oggi cantante di successo e giudice dell’”X Factor” americano, ha raccontato senza peli sulla lingua alle telecamere di “Access Hollywood”, programma televisivo statunitense, il suo drammatico passato di cocainome. Un’ammissione di colpa e di fragilità in cui non sono stati omessi i particolari pesanti: «Non potevo stare più di 30-60 minuti senza sniffare, quindi mi portavo la droga anche in aereo», ha affermato. «Praticamente la dovevo contrabbandare. Poi aspettavo che tutti in first class dormissero, andavo in bagno e mi facevo. Ero arrivata a quel punto, anche se c’era sempre qualcuno con me, avevo delle persone con me 24 ore su 24, ma ero molto brava a nascondere tutto e a fare in modo che tutto sembrasse ok dall’esterno».
Oltre alla dipendenza da “polvere bianca”, la ventunenne star, protagonista del piccolo schermo anche con la fortunata serie “Glee”, ha ricordato pure i suoi problemi con l’alcool: «Stavo andando all'aeroporto e avevo una bottiglia di Sprite riempita con la vodka; erano solo le 9 di mattina e avevo già vomitato in auto.
Non è la prima volta, comunque, che l’attrice e cantante fa pubblica autocritica, rivelando alla stampa e al mondo intero le sue difficoltà. Qualche tempo fa, infatti, la Lovato aveva parlato dei suoi disturbi legati alla bulimia e all’autolesionismo, che l’avevano portata appunto ad affidarsi a un centro specializzato di Los Angeles. Da quell’esperienza, ardua da superare ma importante, diceva di esserne uscita rinvigorita. Di certo il coraggio di ammettere i propri errori è un vero e proprio atto di forza.