Gioco erotico finisce male: cinquantenne
muore soffocato, lo trova l'ex moglie

I carabinieri a casa del cinquantenne (foto Sandri)
I carabinieri a casa del cinquantenne (foto Sandri)
di Paolo Ponzetti
Mercoledì 14 Dicembre 2011, 20:24 - Ultimo agg. 16 Dicembre, 10:54
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ROVIGO - Soffocato dalla corda e dal collare con i quali si era creato un bondage (tecnica di legatura del corpo) "fai da te", strangolato per una caduta accidentale dal letto. Cos morto un 56enne facchino, pescatore di vongole, O.C., che abitava solo in una casetta a Scardovari a due passi dall’argine del Po di Tolle.



Un uomo separato da anni e da 12 divorziato, che viveva solo durante la settimana e nel week-end ospitava il figlio 26enne. «Avevamo un rapporto eccezionale, come grandi amici. Non sapevo che cosa papà facesse nella vita privata, chi frequentasse o le sue abitudini e non abbiamo nessun sospetto o sentito voci, dunque resta la grande tragedia che ci ha colpito e basta».



Un uomo minuto, tranquillo e ben voluto nel piccolo borgo di 2000 abitanti soprattutto vongolari, con qualche difficoltà economica e che lavorava saltuariamente nel mondo dei molluschi. È stato un noto calciatore del Porto Viro, l’attaccante Federico Finotti, che verso le 7 di ieri mattina, non vedendolo arrivare all’appuntamento nei pressi del ponte di barche di Gorino Sullam, per poi andare a lavorare nella Sacca di Goro, ha fatto scattare l’allarme. Così, la madre del ragazzo, la moglie del 56enne e una parente hanno fatto la macabra scoperta nell’appartamentino a pian terreno dell’ex asilo usato dal Comune di Porto Tolle per le persone in difficoltà economiche.



Martedì sera l’uomo era andato al vicino bar. Ha acquistato le immancabili sigarette e un gratta e vinci, è rincasato e prima di cena ha ricevuto una rapida visita del figlio. Quindi ha cenato da solo, ha lasciato la tavola apparecchiata ed è andato in camera da letto. Porta d’ingresso chiusa a chiave, tapparelle abbassate, all’esterno le lucette accese di un modesto alberello di Natale attaccato all’uscio e quindi il gioco erotico estremo. Il 56enne è rimasto in slip, si è stretto una cintura ai fianchi, si è messo un collare e attraverso dei moschettoni ha fatto passare una corda che gli ha fatto il giro del corpo in verticale: petto, collo, schiena e in mezzo alle gambe. Quindi con due imbuti e una stringa si è creato una sorta di reggiseno ed ha indossato una maschera subacquea.



Secondo i Carabinieri del Nucleo investigativo di Rovigo guidati dal capitano Giovanni Liaci, l’uomo era sul letto e davanti allo specchio stava effettuando le pratiche di autoerotismo. Forse ha perso l’equilibrio e sbattuto il capo sul pavimento. Il movimento lo ha strozzato e si è fratturato il setto nasale. Secondo il medico del Suem che è intervenuto sul posto e che ne ha constatato il decesso, la morte sarebbe giunta per asfissia da soffocamento, avvenuta intorno alle 20-20,30 di martedì. Per i Carabinieri il caso è chiuso. Domani, su disposizione del sostituto procuratore Sabrina Duò, sarà effettuata l’autopsia.