«L’Europa è un passo indietro nel contesto internazionale perché è disunita», nonostante i numeri macroeconomici e di innovazione siano da prima linea. Ma non ha da temere di rimanere ai margini, nemmeno rispetto ai potenti Stati Uniti, se «riuscirà ad avere un piano d’azione comune da realizzare insieme, per esempio sull’unione bancaria, il mercato dei capitali, l’energia e la difesa». E «l’Italia, da socio fondatore dell’Ue che sta dimostrando anche di crescere più di Germania e Francia, ha tutte le carte per avere un ruolo da protagonista». L’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, nato a Roma, ha costruito la stragrande maggioranza della sua carriera all’estero prima di rispondere alla chiamata di Unicredit nel 2021. Un ritorno in Italia considerato «un’opportunità irresistibile per cambiare le cose e avere un impatto», come ha spiegato alla celebrazione del 145esimo anniversario de Il Messaggero.
«In Europa si parla sempre di tante regole e altrettante iniziative.
In questo contesto il Pnrr è da considerare «una scintilla» per l’amministratore delegato di Cdp, Dario Scannapieco. «Un’occasione che deve però innescare un movimento di crescita che duri oltre il 2026», ha avvertito l’ad. Perchè altrimenti «il fenomeno finanziario ha un inizio con gli investimenti, ma se non si utilizza per cambiare, metterci su una curva di crescita più elevata, poi riscenderemo allo “zero virgola” di crescita». Dunque il Pnrr «deve rappresentare davvero la discontinuità» nei tempi di realizzazione delle opere. «Dai 15 anni che ci vogliono in media per realizzare un investimento da 100 milioni, bisogna passare a 6 anni», ha spiegato. Ma serve anche una svolta nella cultura della Pubblica amministrazione: ci vogliono competenze, un’accelerazione nelle procedure e tempi certi per rendere le opere finanziabili da una platea più ampia». Insomma, «va cambiata la metodologia». E Roma? «Ha tanta progettualità da realizzare, dalla gestione dei rifiuti alla riqualificazione del patrimonio immobiliare. La Capitale ha una grande occasione per rigenerarsi. Ma la differenza si fa nell’implementazione di certi progetti. Sul Pnrr bisogna essere disciplinati e rigorosi. E Cdp, ha aggiunto Scannapieco, «metterà in campo tutta la sua expertise per individuare immediatamente i problemi e risolverli».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout