Caterina Balivo star per i 130 anni del Mattino: «Napoli sempre nel cuore»

Caterina Balivo star per i 130 anni del Mattino: «Napoli sempre nel cuore»
di Gino Giaculli
Mercoledì 25 Maggio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 17:47
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«Al Mattino sono legatissima. Ero piccola ed è stato il primo giornale che ho visto in casa mia. Lo compravano papà e mamma ed è il ricordo iniziale che ho del quotidiano, la domenica mi davano i soldi e andavo io in edicola a comprare Il Mattino insieme con le dispense dell'enciclopedia del corpo umano. Quel legame non si è mai interrotto. E il rapporto di questo giornale con i suoi lettori è sempre stato molto importante». Parola di Caterina Balivo, showgirl, conduttrice, volto popolarissimo della tv italiana che oggi, al Teatro di Corte a Palazzo Reale, presenterà insieme al direttore Federico Monga ed al direttore designato Francesco de Core la giornata evento per i 130 anni de «Il Mattino». 

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Allora Caterina, come sarà la sua conduzione oggi?
«Sono contenta di poter essere con il direttore Monga e con il prossimo direttore de Core, che ritorna al «Mattino», e con tutti voi in questa giornata, proprio per sottolineare l'importanza del Mattino. La mia, come sempre, sarà una conduzione gioviale e sono felice, inoltre, di poter intervistare due scrittori come Maurizio De Giovanni e Dacia Maraini».

«Il Mattino» racconta ogni giorno Napoli, anche attraverso una rapporto strettissimo con i propri lettori.
«Sì, è vero. Il contatto stretto con i lettori è importante, e devo dire che da quando ho iniziato a lavorare nello spettacolo questo giornale mi ha sempre seguito nella mia carriera. Una cosa che mi sono portata molto dentro, per me partecipare a questo evento è anche un modo di poter dire grazie. Tra i lettori e Il Mattino, infatti, c'è un legame identitario, e io l'ho vissuto sin da piccola, è da allora che ho iniziato a leggerlo tutti i giorni».

I 130 anni del «Mattino», per una showgirl conduttrice come lei sono anche sono un'occasione per tornare a Napoli. Come l'ha trovata?
«A Napoli ho mia sorella, la mamma ad Aversa e dunque qui io ci sono spesso, anche quando trascorro le vacanze tra Ischia e Capri. Anzi Napoli per me è un punto di riferimento. Il lungomare è meraviglioso e per me via Partenope deve restare chiusa al traffico. La città è molto bella, in tanti vengono a visitarla, c'è un grande turismo internazionale, negli ultimi anni è stato fatto un buon lavoro e spero si possa continuare così».

Dalla politica alla letteratura, all'arte, allo sport, i confronti di oggi promossi dal «Mattino» testimoniano la vivacità di Napoli, il suo poter essere ancora più protagonista in Italia.
«Napoli è già una protagonista. Siamo noi napoletani che dobbiamo crederci di più ed essere rispettosi della città. E chi vive a Napoli deve sapere che vive nella città più bella del mondo».

A Napoli, come anche «Il Mattino» documenta ogni giorno, c'è sempre un grande fermento culturale: sono tanti gli scrittori partenopei di successo, c'è una fortissima creatività nel cinema partenopeo, nella televisione, nello spettacolo.
«Napoli ha sempre avuto un grande fermento culturale e artistico, sotto questo punto di vista la città c'è sempre stata, non si mai fermata. Da Erri De Luca a Sorrentino, alla Ferrante, ma faccio solo qualche nome, oppure se pensiamo alla comicità napoletana, qui c'è tanto fermento. Si tratta di una città unica e che vive sempre in modo forte questo fenomeno».

Quest'anno è stata giudice a «Il cantante mascherato», attualmente che tv fa in Italia?
«In tv non mi sembra che ci sia un grande fermento. La televisione generalista è stata penalizzata dal lockdown. Ci sono fiction e serie come «Diavoli», quella di mio marito, (basata sul romanzo «I Diavoli» di Guido Maria Brera, che è anche autore del format della serie arrivata alla seconda stagione su Sky, ndr) che hanno grande spolvero. Ma in generale si tende ad andare sull'usato garantito. Invece Il cantante mascherato è stato uno show con un mix tra novità e famiglia, ecco perché ci sono stata».

E quale è la tv che le piacerebbe fare?
«Ci sono delle novità in arrivo, lavorerò di più nei format. Vorrei sperimentare cose diverse per me».

Farebbe un programma anche da Napoli.
«Certo, magari. Io a Napoli ci vengo spesso, e non da turista».

E cosa dice la Balivo tifosa del Napoli in Champions?
«Il Napoli lo seguo e ci muoio per il Napoli, mentre mio marito è della Roma. La Champions è un risultato. Ma da tifosa vorrei anche quell'altra gioia. Vorrei scendere in strada con i miei figli come feci nell'87 con mio padre. Quest'anno ci siamo andati vicino, ci ho creduto».

Napoli e «Il Mattino» stretti da un forte legame da 130 anni.
«Una città magica come Napoli non esiste altrove. E allora auguri al Mattino, io sono cresciuta con Il Mattino, oggi sono felice di essere a questa festa. In attesa di festeggiare, magari con i miei figli, ancora altri traguardi del giornale». 

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