Il Mattino, 130 anni di storia attraverso i grandi dialoghi: mercoledì live dal Palazzo Reale di Napoli

Il Mattino, 130 anni di storia attraverso i grandi dialoghi: mercoledì live dal Palazzo Reale di Napoli
Maria Pirrodi Maria Pirro
Martedì 24 Maggio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 18:02
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Politici e scienziati di livello, attori e registi da Oscar, napoletani e no, imprenditori e manager di successo dallo sport alle nuove frontiere digitali, ma anche ingegneri visionari, chef stellati, scrittori, esperti di comunicazione, poetesse, musicisti, artisti, ex ragazzini terribili, simboli della società civile. Con loro, e soprattutto con i lettori, il Mattino festeggia una storia lunga 130 anni. Di impegno per la città e il Sud. Una storia cominciata con la fondazione del giornale, nel 1892, che continua anche con questa iniziativa. In programma domani a partire dalle 10, nel teatrino di corte di Palazzo Reale a Napoli, la celebrazione è l'occasione per scrivere insieme una nuova pagina.

Si inizia con il confronto «L'Italia da riunire» tra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il leader della Lega Matteo Salvini, che dialogano con il direttore del Mattino, Federico Monga. Poi il focus sulle «sfide della conoscenza» con la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo, professore ordinario di Farmacologia all'Università di Milano, e la ricercatrice dell'Istituto nazionale di astrofisica Francesca Esposito, impegnata nella missione su Marte e in altri progetti affascinanti non solo per gli addetti ai lavori. 

Il racconto del paese è affidato a due scrittori molto amati, Maurizio de Giovanni e Dacia Maraini; il «Sud che vince» è rappresentato da tre imprenditori: Manuel Grimaldi (amministratore delegato di Grimaldi Group), Alessandro Profumo (amministratore delegato di Leonardo) e Danilo Iervolino (presidente della Salernitana, che resta appunto in serie A dopo gli incredibili ultimi 90 minuti di campionato).

Si parla di tecnologia («Il futuro è oggi») con Silvia Candiani, manager Microsoft Italia, e Agostino Santoni, vicepresidente Cisco nel Sud Europa. Si punta invece sui «Sapori di sempre» con gli chef Massimo Bottura e Rosanna Marziale, che chiudono la sessione mattutina.

 

In quella pomeridiana al direttore del Mattino Monga subentra il direttore designato Francesco de Core, alla guida del giornale dal prossimo 2 giugno. Anche lui affiancato nella conduzione da Caterina Balivo, è chiamato a presentare Andrea di Fonzo (Publicis groupe), Luca Vergani (Italy Wavemarker), Marco Robbiati (Omnicom media group), Piergiorgio Manuti (Carat). «Quali scenari per il futuro della comunicazione», questo il tema della conversazione. 

«Governare una capitale» è la faticosa missione affidata al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e al primo cittadino partenopeo Gaetano Manfredi.

Subito dopo, il «big match» tra il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, e l'amministratore delegato dell'Inter, Giuseppe Marotta. E, a seguire, gli artisti Ernesto Tatafiore e Michelangelo Pistoletto: al centro «la grande bellezza». Protagonisti della giornata anche Silvia Imparato (amministratrice della azienda agricola di Montevetrano) e Antonio Rallo (amministratore delegato Donnafugata). Con i musicisti Enzo Avitabile e Alex Britti  con l'attore Toni Servillo, il premio Oscar Gabriele Salvatores chiude il ciclo di tredici conversazioni. 

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Un evento trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul Mattino.it; mentre si accede su invito nella sala storica. La cerimonia è, inoltre, intervallata dalla proiezione di un filmato sul Mattino, tratto dai film di Mario Martone, e delle graphic novel sul giornale firmate dal team di Giffoni.

Sul palco anche un lettore del quotidiano, Almerico Pagano, tra le presenze più assidue nella rubrica delle lettere al direttore, premiato simbolicamente con «i giganti del Mattino».

I riconoscimenti vanno a Gabriella Colucci (Arterra Bioscience), Valeria Pirone (dirigente scolastico dell'istituto Vittorino Da Feltre), Fiorentino Fraganza (già direttore della terapia intensiva del Cotugno di Napoli, il polo per la cura delle malattie infettive in prima linea durante l'emergenza Covid). Con Gennaro Di Gennaro, ex ragazzo di Nisida, icona della voglia di riscatto dell'intera città e di tutto il Mezzogiorno. 

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