Premio Serao 2022 a Jhumpa Lahiri: «Non dobbiamo arrenderci, la rigenerazione è possibile»

Premio Serao 2022 a Jhumpa Lahiri: «Non dobbiamo arrenderci, la rigenerazione è possibile»
di Maria Pirro
Domenica 2 Ottobre 2022, 08:02 - Ultimo agg. 18:40
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«Non dobbiamo arrenderci: le potenzialità di Napoli e la sua capacità di rigenerazione sono straordinarie. Ma dobbiamo essere consapevoli che è un percorso lungo, che richiede tempo e programmazione». È l'altra pagina nel racconto della città, cui dà corpo e anima il sindaco Gaetano Manfredi, in occasione del Premio Serao 2022. Deciso a intervenire per riscrivere questa realtà, a partire dalla sua narrazione «in cui tutto è perso, dove non si lavora e dove le persone vogliono essere assistite, perché non è assolutamente vero». Una descrizione «utile per molti anni per mettere il Sud alla periferia dell'Italia: tante volte ho sentito dire che è inutile investire nel Mezzogiorno perché si sprecano i soldi e quindi le risorse, che dovevano arrivare, sono andate altrove. Nei nostri territori gli imprenditori, i professionisti, fanno grande fatica a emergere, a dare il loro contributo. Certo, i problemi ci sono, ma dire che ci sono solo i problemi è il miglior alibi per non fare nulla».

Il primo cittadino chiude la serie di interviste dal palco cominciate con un paragone quasi temerario tra Scianèl di «Gomorra» e la cofondatrice del «Mattino». «Due donne che hanno rischiato in proprio», afferma Cristina Donadio, l'attrice che ha interpretato entrambe: lady camorra nella serie Sky, Matilde Serao nella prima edizione del riconoscimento istituito nel 2017 dal giornale, a distanza di 125 anni dalla fondazione, quando le ragazze non avevano diritto né al successo né alla carriera, come riconosce Paolo Iammatteo, responsabile della comunicazione di Poste italiane, ricordando che la giornalista greco-napoletana, appena finiti gli studi, trovò impiego come telegrafista e poi descrisse le disparità che aveva osservato in prima persona. A quei tempi la sezione femminile dell'ufficio era divisa da quella maschile e l'occupazione possibile fino al matrimonio, principale forma di riscatto sociale ed economico. Ma, ancora oggi, resta che occorre fare di più perché le mamme vivano «meno sensi di colpa», avverte Anna del Sorbo (intervistata da Nando Santonastaso), presidente della Piccola industria dell'Unione industriali: «Più che di parità, mi piacerebbe parlare di equilibrio. E le scuole dovrebbero essere aperte anche il pomeriggio per combattere la povertà educativa». Enzo Avitabile, artista geniale, insiste, senza dimenticare un omaggio a Pino Daniele con «Terra mia»: «Volontà e studio danno possibilità: la Serao ha dimostrato che si può fare tutto e andare oltre i confini di genere». «L'autrice di Il ventre di Napoli è «un gigante della cultura, un valore assoluto», sostiene lo scrittore amatissimo Maurizio de Giovanni, che si sofferma sul ruolo centrale del «Mattino». «È la voce forte della città». Una «città stretta», che «offre una pluralità di conflitti da raccontare». Difatti, c'è Tim Cook, ceo di Apple appena insignito della laurea honoris causa alla Federico II e, a San Giovanni, il quartiere dell'Academy creata con l'università, uno dei dati più alti di abbandoni scolastici. «Il programma del Pnrr può cambiare il volto della Campania», sostiene l'assessore regionale all'Istruzione, Armida Filippelli, che elenca i progetti promossi come alternativa al reddito di cittadinanza. In prima fila annuisce il vicepresidente di Palazzo Santa Lucia, Fulvio Bonavitacola, seduto accanto al rettore della Federico II, Matteo Lorito; ai neoeletti in parlamento Sergio Rastrelli e Pino Bicchielli; al presidente di Confindustria Napoli Costanzo Jannotti Pecci con il direttore Francesco Benucci; a Angelo Lancellotti, presidente di Acen Napoli; al direttore artistico di «Campania libri» Massimo Adinolfi, all'editore Diego Guida. Non può mancare l'ideatore del «Giffoni film festival», Claudio Gubitosi: dalla sua factory arrivano i filmati delle precedenti edizioni. E, ancora, tra i tanti: l'ex presidente del Napoli degli scudetti Corrado Ferlaino, il capo della comunicazione del Napoli attuale Nicola Lombardo, Simona Agnes del cda Rai, Riccardo Villari presidente della Fondazione Città del Scienza, Marco e Franco Salvatore, Lucia Valenzi, il presidente del Mav Luigi Vicinanza, il presidente della Bcc Amedeo Manzo, il direttore della Fondazione Banco Napoli Ciro Castaldo, Antonio Saccone, l'assessore comunale al Turismo Teresa Armato, il garante dei detenuti in Campania Samuele Ciambriello, il direttore generale del San Carlo Emmanuela Spedaliere e, naturalmente, il padrone di casa Mario Epifani, direttore del museo di Palazzo reale. Dal ministro alla Cultura Dario Franceschini un messaggio di vivo apprezzamento per l'iniziativa. Applaudono gli studenti del liceo Serao di Pomigliano e del Suor Orsola Benincasa. E altre iniziative sono in programma: a novembre un'edizione speciale del premio giornalistico intitolato a Matilde Serao, organizzato da Poste italiane, chiamando a raccolta tutte le vincitrici della kermesse di Carinola, dove donna Matilde fu ragazza. 

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