UNIVERSITÀ BASILICATA – Le nuove tecnologie con la valorizzazione dei rifiuti

UNIVERSITÀ BASILICATA – Le nuove tecnologie con la valorizzazione dei rifiuti
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Venerdì 17 Marzo 2017, 10:39 - Ultimo agg. 31 Marzo, 11:07
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L’Università degli Studi della Basilicata partecipa alla X edizione di EnergyMed al fine di divulgare la tecnologia  dell’impianto idrotermobarico GREENWATER per la trasformazione di fanghi municipali ed industriali in materie prime ed energia
Tale  tecnologia permette di trasformare i rifiuti organici, inclusi i fanghi di depurazione e quelli industriali in prodotti inerti. E’ una tecnologia che si auto sostiene, infatti l’energia necessaria al processo viene fornita dagli stessi materiali trattati, per cui è neutra rispetto alle emissioni di gas serra ed ha un impatto ambientale pressoché nullo.
In sintesi il tutto  si basa sul trattamento dei rifiuti organici con acqua in fase supercritica, cioè nell’intervallo di temperature fra 650°C e 670°C e alla pressione di 225-230 bar e con l’aggiunta di aria. In tali condizioni tutti i composti organici presenti nel fluido trattato sono stabilizzati ed inertizzati.
 
Il sistema è orientato principalmente al trattamento dei fanghi di depurazione e della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, in particolare il sistema consente i seguenti vantaggi:
- I rifiuti possono essere trattati tal quali, eliminando complesse e costose procedure di pretrattamento;
- Le condizioni di pressione e temperatura non consentono la formazione di diossine. Inoltre grazie alla reazione in acqua non sono prodotte polveri.
- La possibilità di realizzare impianti di piccola taglia permette di limitare l’impatto ambientale in termini di inquinamento e di traffico veicolare, generato dal trasporto dei rifiuti dall’area di produzione a quella di trattamento. 

Il nostro obiettivo è molteplice:
- diffusione di sistemi basati su tecnologie a ridotto impatto ambientale, quale contributo alla sostenibilità ambientale a livello locale, regionale, nazionale e internazionale, attraverso l’implementazione di processi green atti a ridurre i possibili, e a volte certi, insulti ambientali, tutelare la dignità del lavoro, salvaguardare la salute umana;
- sviluppo di nuova imprenditoria in grado d’espandere le possibilità di occupazione lungo la catena del ciclo dei rifiuti e dare impulso ad una nuova economia basata sui principi del “Piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare” del 2/12/2015;
- sviluppo di nuove attività formative per la preparazione di tecnici in grado di provvedere alla produzione, gestione e manutenzione dei nuovi impianti.
Prof. Sabino Aurelio BUFO  - Ordinario nel Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata.

Partecipiamo ad EnergyMed anche perdimostrare come  i nostri rifiuti possano diventare delle risorse che ci aiutino a ridurre danni pregressi.
L’Italia (Ministero dello sviluppo, Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili dell’Italia di cui alla Direttiva 2009/28/CE, 30 Giugno 2010) ha imposto  il raggiungimento entro il 2020 della copertura del 17% dei consumi finali di energia mediante fonti rinnovabili  e il fotovoltaico organico rappresenta un’ottima possibilità per la creazione di un percorso virtuoso .agro-energetico
 
La nostra mission:
- Pannelli fotovoltaici integrati negli edifici: l'applicazione su larga scala potrebbe rivoluzionare l'habitat urbano, trovando uno dei suoi mercati più interessanti in architettura;
- Serre Solari:  installare un impianto fotovoltaico integrato nel tetto delle serre consentirebbe  attività produttive autosufficienza dal punto di vista energetico
 
Dott.ssa Laura SCRANO – Ricercatore nel Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DICEM) dell’Università degli Studi della Basilicata
 
 



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