“Mille&UnBabà”, vince una giovanissima pasticciera di Pompei

Il contest per professionisti giunto alla seconda edizione: primo premio al babà con mandorla e mandarino di Alessia Rosellino

“Mille&UnBabà”, vince una giovanissima pasticciera di Pompei
Martedì 28 Marzo 2023, 00:00 - Ultimo agg. 7 Aprile, 12:54
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Dalla Polonia a Napoli, passando per la Francia. Quella del babà è una storia lunga quasi tre secoli, che ebbe origine dall'inventiva di un pasticcere del re polacco Stanislao Leszczynski, è proseguita durante l'esilio del regnante in Francia, e si è conclusa quando Maria Carolina d'Austria, sposa del Re di Napoli Ferdinando IV di Borbone, decise di portare in Italia alcune specialità culinarie francesi. In origine si chiamava “Alì Babà”, in onore del protagonista de “Le Mille e una notte”: lo sciroppo al rum venne aggiunto successivamente, in quanto il dolce era considerato troppo asciutto. E da quel momento, non c'è palato in Europa e soprattutto in Italia che non sia stato addolcito dal sapore del babà.

IL CONTEST MILLE&UNBABA' ALLA SECONDA EDIZIONE
Non poteva esserci miglior celebrazione di un dolce ricco di storia e di sapore, che la seconda edizione del contest “Mille&UnBabà”, concorso targato Mulino Caputo e nato per premiare i migliori Babà artigianali e contemporanei e celebrare l’eccellenza della pasticceria italiana. Il concorso era riservato ai pasticceri professionisti, invitati a presentare la propria versione di Babà contemporaneo. I giurati sono stati poi chiamati a valutare il dolce tenendo conto di alcuni fattori fondamentali: estetica e presentazione, profumo, gusto, colore, qualità degli ingredienti, morbidezza e alveolatura. Alla fine, la vittoria è andata al dolce creato da Alessia Rosellino, in forza presso la pasticceria Gabbiano “Dulcis in Pompei”. Un vero e proprio inno ad estetica e creatività, con la mandorla e il mandarino in primo piano.  In palio, c'era una fornitura di farina Mulino Caputo, nella varietà Oro, specifica per lunghe lievitazioni, insieme a un premio in denaro dal valore di 1.000 euro.
 

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PRIMO PREMIO AD UNA GIOVANE PASTICCIERA
«Mi sono ispirata al babà classico con crema e frutta inserite all’interno e con tanta creatività e innovazione come era richiesto dal tema del concorso – ha raccontato Alessia - il tocco di croccante all’interno è stata una caratteristica molto apprezzata». Stratificazione interna perfetta, fondo croccante alla mandorla, mousse al mandarino, gelee di fragola e mousse alla mandorla sono piaciuti ai giurati e agli ospiti dell’evento coordinato da Carmen Davolo - Dieffe Comunicazione. «L’asticella dei concorrenti e delle loro proposte si alza ogni anno di più – ha raccontato Antimo Caputo, Ad di Mulino Caputo - attorno al babà si confrontano tanti giovani di ogni parte d’Italia che ci consentono di conoscere accostamenti sempre diversi per far sì che il classico babà diventi contemporaneo e abbracci i gusti anche dei più giovani».

LA GIURIA E I PARTECIPANTI
La giuria era composta da Antimo Caputo; Sal De Riso, presidente dell’Ampi, la prestigiosa accademia che riunisce i migliori pasticceri d’Italia; Salvatore Capparelli, titolare dell’omonima pasticceria nel centro storico di Napoli considerato in città uno dei maestri di questa specialità; il veneto Carlo Pozza, uno dei membri fondatori dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani e Sabatino Sirica, vero e proprio patriarca della pasticceria partenopea. Hanno partecipato alla finale del contest anche il toscano Luca Borgioli, della “Pasticceria Gabardina” di Montemurlo, in provincia di Prato;  la vicentina Beatrice Busatta della pasticceria “Babu dolce e salato”; Guglielmo Cavezza, titolare della pasticceria “Mommy Cafè” di Cicciano, in provincia di Napoli; il francese Jean Christiansen, del bistrot “Le Carré Français” di Roma; Giuseppe Cristofaro della pasticceria “Barbato” di Frattaminore; Roberto Maturo de “La Dolce Sosta” di Cusano Mutri, in provincia di Benevento; Fabio Scozzafava, esperto di panificazione e pasticceria senza glutine presso il “Ristorante Felice” di Lucca e Maria Varone, Pastry Chef dell’”Hilton Sorrento Palace”.