Barulli da Napoli a Roccaraso:
«Ecco il segreto del mio successo»

Barulli da Napoli a Roccaraso: «Ecco il segreto del mio successo»
Giovedì 21 Febbraio 2019, 16:00 - Ultimo agg. 22 Febbraio, 17:02
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Come si costruisce un successo. Antonio Barulli, presidente dello sci club 3Punto3 e  del Comitato organizzatore dei Campionati Italiani Master di sci alpino è mente ed esecutore di un evento che appare come un successo straordinario. 

«L’Alto Sangro ed in particolare Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo, è da sempre  il bacino di utenza degli sciatori napoletani e qui, io stesso, ho mosso, da piccolo, i primi passi sugli sci. Una decina di anni fa decisi di realizzare uno sci club per garantire ai bimbi napoletani, votati allo sci, un supporto particolare, poi, grazie a mio fratello Andrea, che è allenatore federale e direttore della scuola di sci Azzurra di Roccaraso, abbiamo deciso di realizzare questo grande appuntamento dei CIM».

Però lei ha realizzato qualcosa di più di un Campionato Italiano, ha messo in piedi una macchina organizzativa con imprenditori, la Fondazione Telethon, due regioni e tanto altro. 
«Abruzzo e Campania sono due regioni che hanno tanto in comune, oltre il bacino di utenza degli sciatori napoletani.  L’imprenditoria dell’Alto Sangro ha dimostrato nel tempo di saper realizzare il più grande e completo comprensorio scistico dell’appennino, con impianti all’avanguardia, alberghi e servizi. Il Comune di Roccaraso, grazie al sindaco Francesco Di Donato, ma anche il Consorzio Alto Sangro con il direttore Venturino Margadonna, hanno subito capito la valenza di quello che mettevamo in campo favorendoci in tutto. Proprietari di impianti come Roberto del Castello, Dario Colecchi  e Marco del Castello, hanno offerto piena collaborazione per l’aspetto tecnico. A questo punto ho coinvolto imprenditori partenopei come il gruppo Pianoforte con il brand Carpisa attraverso il presidente Luciano Cimmino e l’amminstratore Carlo Palmieri,  il pastificio Graziano, il cantiere nautico Italiamarine di Gennaro Amato,  l’amico Sergio Crispino, presidente dell’AIOP, l’imprenditore Fabrizio Schettino con la sua azienda Schettino Grandi Cucine, per definire un progetto più completo per promuovere non solo l’evento ma le due territorialità».

Dopo i Campionati cosa altro ha in mente ?
«Quello che abbiamo messo in piedi è un format che può trovare prosieguo sia in altri eventi che in altri progetti. Stiamo già lavorando ad un’idea che metteremo in campo in estate, sempre quì a Roccaraso dovei napoletani amano concludere le proprie vacanze estive». 
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