Orafi e gioiellerie in piena ripresa, ritorno ai numeri pre-pandemia

Orafi e gioiellerie in piena ripresa, ritorno ai numeri pre-pandemia
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Martedì 2 Agosto 2022, 13:11
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La pandemia non ha risparmiato nemmeno la categoria degli orafi e delle gioiellerie, rappresentando beni di lusso che sono rimasti fuori dalla spinta di cui hanno goduto i beni primari negli ultimi anni. Una crisi che ha spaventato più del dovuto, considerato quanto velocemente il settore sia riuscito a tornare a crescere. A dimostrarlo sono diversi focus dedicati al settore che mostrano un segmento in buona salute.

I numeri del settore orafo italiano

Il 2020 è stato l’anno più buio di tutti, ma ormai è alle spalle. I numeri del settore orafo italiano evidenziati nel Rapporto del Centro Studi di Confindustria Moda, realizzato per conto di Federorafi, sottolineano una ripresa già nel 2021 con un +54% dei ricavi complessivi. Nel 2020 il volume di affari si aggirava intorno ai 5,7 miliardi, mentre lo scorso anno sono stati toccati addirittura gli 8,8 miliardi di euro. Una grande soddisfazione, che non sembra prevedere rallentamenti, nonostante oggi tenga banco un generalizzato aumento dei prezzi per via della guerra tra Ucraina e Russia. Le materie prime potranno frenare il margine di guadagno, ma c’è una rinnovata (forse mai sopita) passione per i gioielli. In effetti la crescita del fatturato si sta accompagnando anche a una crescita della produzione, sia in termini fisici che di risorse. Quasi la metà delle aziende che hanno fatto parte del campione del Rapporto hanno dichiarato di aver investito su quelle umane. Un particolare non da poco, il quale fa da indicatore prezioso dello stato di salute dell’economia e della fiducia degli imprenditori.

Un mercato che cambia: i gioielli italiani

Le aziende italiane hanno dovuto mostrare tutta la loro capacità reattiva negli anni del Covid, perché è stato necessario rimodulare le proprie priorità e prepararsi a un nuovo mercato. Tra i nuovi obiettivi vi sono la revisione dei canali di approvvigionamento, ma anche nuovi listini e nuovi canali di vendita. I clienti non si raggiungono più soltanto attraverso un punto vendita, ma anche grazie al corretto utilizzo dei social o di siti e-commerce. Cruciale è stato, al di là dei movimenti del mercato interno, la risposta internazionale. Nel 2021 le esportazioni, difatti, hanno toccato il record storico di 8,5 miliardi di euro per oreficeria e bigiotteria e di 7,5 miliardi per i soli gioielli in oro. Ad aver contribuito a quest’ultimo importante dato sono stati, senza dubbio, gli Stati Uniti che rappresentano il primo sbocco del settore per il Made in Italy. Sia la Russia che l’Ucraina, per fortuna, non sono Paesi importanti per l’economia dei preziosi. Sul totale delle esportazioni italiane hanno un peso pari allo 0,5%: la Russia occupa il 33° posto nel ranking dei Paesi e l’Ucraina il 44°. A fare più fatica, purtroppo, sono certamente le aziende di minori dimensioni, le quali incidono però poco sul risultato collettivo del comparto.

Trend gioielli: i bracciali uomo

Se il mondo dei gioielli riconduce normalmente al desiderio femminile, è pur vero che da molti anni anche gli uomini entrano in gioielleria per sé stessi. Gran parte dei brand, oggi, cura linee prettamente maschili. Materiali naturali, colori scuri e anche pietre preziose, sono i bracciali uomo a tenere testa al trend. Seppure l’offerta spazi tra oro, argento e pelle, tra i più ricercati restano quelli in acciaio. Quasi sempre indossati uno alla volta e abbinati a un orologio importante, ultimamente è sempre più frequente il desiderio di indossarne due o tre alla volta. Tra i più amati compaiono marchi che accompagnano l’uomo anche con l’abbigliamento o le calzature, basti pensare alla Guess e a Cesare Paciotti. Molto gettonate le creazioni Morellato e Sector, ricercate anche quelle che uniscono la passione per la moda a quella per lo sport come i bracciali Maserati. Conquistano un pubblico più giovanile anche gli anelli, così come le più classiche collane. Articoli che non sono mai scomparsi dai cataloghi, ma che vivono una nuova primavera anche grazie a design e materiali sempre più ricercati.