La pandemia ci ha colpiti in maniera violenta, ci ha insegnato a non dare nulla per scontato e soprattutto che c’è bisogno di programmare e farsi trovare pronti. Dopo il Covid, ci sarà da costruire una nuova sicurezza per affrontare al meglio i nuovi rischi legati alle emergenze, anche quelle che non ci aspetteremo, e in modo particolare rispetto alla sicurezza degli operatori. Non soltanto sul fronte della sicurezza fisica, ma anche rispetto all’uso appropriato dei dispositivi sia individuali che di tipo organizzativo. È molto importante, per questa ragione, l’organizzazione del lavoro che molte volte è fonte di stress e infatti il rischio stress da lavoro derivato è diventato molto cogente oltre ad altri rischi quali quelli economici e biologici. Dobbiamo puntare con forza, stanziando risorse adeguate, sulla formazione di professionisti che saranno i medici di domani. In questo senso il ruolo delle Scuole di Medicina è cruciale: non secondario dev’essere l’investimento in termini di risorse e personale, oltre che sulle Scuole di Medicina, anche sulle realtà assistenziali ad esse collegate. Senza una buona assistenza non può esserci una buona formazione per i professionisti del futuro.
* Presidente della Scuola di Medicina della Federico II di Napoli