Interventi mini-invasivi,
​Cardarelli avanti tutta

Interventi mini-invasivi, Cardarelli avanti tutta
di Emanuela Di Napoli Pignatelli
Lunedì 13 Giugno 2022, 00:00 - Ultimo agg. 16 Giugno, 12:40
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Con circa 3.000 interventi all'anno, molti dei quali di chirurgia uro-oncologica, l'Urologia del Cardarelli di Napoli (diretta da Paolo Fedelini) è un centro di riferimento, non solo per i pazienti campani. A rendere per molti versi unico il lavoro svolto al Cardarelli sono certamente le tecnologie, ma a fare la differenza è soprattutto la professionalità di una squadra che ha fatto della formazione continua il proprio dogma.

Non a caso, l'unità operativa complessa diretta da Fedelini si occupa oggi di chirurgia dei tumori dell'apparato uro-genitale, ma anche di calcolosi renale, terapia mini-invasiva con laser ad Olmio, dell'iperplasia prostatica benigna, andrologia e ricostruzione mini-invasiva dell'apparato uro-genitale. Garantendo, unico centro in Campania, interventi di pronto soccorso urologico. «Complice l'aumento della vita media e una maggiore capacità diagnostica - spiega Fedelini - assistiamo a un importante aumento delle diagnosi di neoplasie. I tumori più frequenti sono per noi quelli del rene, della prostata e della vescica». Neoplasie che i chirurghi diretti da Fedelini possono affrontare al meglio, discutendo ogni caso nell'ambito del Gruppo oncologico multidisciplinare (Gom) e poi intervenendo con tecniche mini-invasive e di chirurgia robotica.

Sono proprio le tecniche mini-invasive utilizzate, quali ad esempio la chirurgia laparoscopica robot-assistita, a qualificare l'eccellenza del Cardarelli in campo urologico. Tecniche che possono offrire risultati altrimenti impossibili. Si pensi, tra l'altro, ad una visione magnificata e in 3D che consente al chirurgo di riconoscere al meglio e rispettare qualsiasi dettaglio anatomico. «Questi interventi - prosegue Fedelini - garantiscono ai nostri pazienti un minore dolore post operatorio, ma anche minori perdite ematiche (quindi un ricorso limitato a trasfusioni), ma anche un tempo di ospedalizzazione inferiore e una precoce ripresa delle normali attività quotidiane».

Nella maggior parte dei casi, i risultati oncologici sono comparabili, al di là dall'approccio usato, ma i vantaggi della mini-invasività portano gli specialisti del Cardarelli a perfezionare e a consolidare la propria esperienza di continuo. Così, negli anni, l'Urologia del Cardarelli è arrivata a fare scuola. Anche per la patologia renale, l'intervento eseguito in visione 3D offre vantaggi importanti in termini di qualità della visione, consentendo una ricostruzione del rene da cui è stato rimosso il tumore. E ridurre le complicanze significa anche risparmio della spesa sanitaria. Anche se i benefici maggiori sono quelli per i pazienti, che vedono preservata al massimo la funzione renale. Paolo Fedelini è inoltre riconosciuto a livello nazionale tra i maggiori esperti di chirurgia ricostruttiva della via escretrice con tecnica mini-invasiva; ragione per la quale è spesso chiamato ad operare anche fuori regione. «Questo tipo di intervento è necessario in diversi casi, come ad esempio per lesioni dell'uretere, malformazioni congenite o ancora nelle stenosi». Interventi che richiedono una grande esperienza di sala operatoria e che possono radicalmente cambiare la qualità di vita dei pazienti. 

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