Adriana Calò, insegnante certificata di IYENGAR® Yoga e anima del centro “Corpo e Mente” con sede a Civitavecchia, spiega il vero significato della disciplina Yoga. Collabora con la rivista online di IYENGAR® Yoga “Sadhana blog” di cui, nella sua versione precedente, per sei anni è stata la curatrice e direttrice. Sadhana è la parola con cui, nella filosofia orientale, ci si riferisce alla disciplina spirituale quotidiana, cioè il complesso delle pratiche e dei rituali che vengono svolti tutti i giorni, con regolarità e concentrazione, al fine di elevare lo spirito a una coscienza e conoscenza superiore. Adriana Calò è diventata una delle insegnanti di rilievo in questo settore.
Lo Yoga è una disciplina per tutti?
«Assolutamente sì. Io in particolar modo insegno IYENGAR® Yoga, uno stile che prende il nome dal maestro B.K.S. Iyengar che lo ha teorizzato e che si avvale dell’uso di supporti come mattoni, cinte e coperte. In inglese il termine “Iyengar Yoga is for all” è anche lo slogan dell’Associazione Nazionale Italiana di cui faccio parte e di cui sono stata vicepresidente».
A praticare questa disciplina sono più frequenti le donne o gli uomini?
«Sono più frequenti le donne, nelle mie classi la percentuale maggiore è per lo più femminile perché tendenzialmente il corpo maschile è più rigido, quindi incontra più difficoltà. Diciamo che gli uomini si scoraggiano perché forse sono più competitivi. Dovendo parlare di numeri, percentualmente i corsi sono frequentati più dalle donne».
Quali sono le fasce di età?
«In Italia purtroppo lo Yoga è una disciplina che si scopre in età adulta, quando cioè la persona inizia ad avere problemi fisici, come mal di schiena e sciatica. Ci si affida, allora, a questo tipo di disciplina, intesa anche come supporto ad una terapia. L’età media è 40 anni anche se personalmente annovero tra i miei allievi molti giovani. Lavoro, in verità, anche con i bambini e con il corso Yogalander ho portato lo Yoga nella scuola, dando agli insegnanti della primaria la possibilità di applicare quello che ho imparato nella mia pluriennale esperienza con i piccoli. Ho una classe di bambini e ritengo che bisogna impegnarsi a far conoscere questa disciplina già in questa fascia d’età».
«Bisogna fare Yoga soprattutto perché questa disciplina mantiene giovani le articolazioni e contrasta gli effetti dell’invecchiamento, insomma perché fa bene a tutto il corpo. Lo Yoga ha un valore positivo non solo per lo scheletro e i muscoli, ma anche per gli organi interni e la mente. Gli antichi dicevano “mens sana in corpore sano” appunto perché se il corpo sta bene poi ci sono gli effetti positivi sull’umore, sulla psiche».
Ci sono quindi effetti positivi anche a livello psicologico?
«Certamente. È un ottimo supporto per combattere la depressione, per esempio. Ho alcuni medici che quando rilevano alcuni disturbi mi mandano i loro pazienti, perché anche loro hanno scoperto il valore dello Yoga. E questa è per me una grande soddisfazione a livello professionale».
Ci sono anche lezioni online?
«Dopo la pandemia abbiamo tutti scoperto l’online, quindi ho cominciato anche io l’insegnamento a distanza ed ho creato così una community di praticanti, principianti e avanzati, che abbraccia tutta l’Italia. Persone che si trovano lontane da dove insegno mi seguono online anche da paesi europei, addirittura ho un’allieva che mi segue dal Giappone. Direi che la pandemia qualcosa di buono ci ha lasciato. Ero molto scettica di poter insegnare attraverso uno schermo, invece si è rivelata una cosa ottima e utile».
La sua specializzazione, come la definiamo?
«Mi occupo sopratutto di formazione per i futuri insegnanti e per coloro che già lo sono, ho sia allievi “normali” sia persone che hanno desiderio di insegnare. Sono contenta di aver creato un gruppo di persone che praticano con entusiasmo, cosa che mi ha portato ad avere un riconoscimento dall’ente internazionale “Prestige Awards” come “Centro Yoga per l’anno 2022” in Italia».
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