Alessia, Armando, Francesco
e gli altri volti del coraggio

Alessia, Armando, Francesco e gli altri volti del coraggio
Domenica 20 Dicembre 2020, 00:00
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IO SONO PABLO E QUI STO BENE

«In occasione del premio, ho spiegato a Pablo che quel riconoscimento gli veniva conferito per l'impegno profuso nel superare le difficoltà legate alla disabilità. Gli ho chiesto quale ostacolo sentisse più arduo da superare e la sua risposta è stata riuscire a parlare bene». C'è orgoglio ma anche comprensibile soddisfazione nelle parole di Alessia Condò, madre del giovane Pablo e presidente dell'associazione Io sono Pablo e qui sto bene. «Il nostro obiettivo - aggiunge - è quello di mettere in campo progetti semplici ma efficaci. Del resto così nasce questo progetto, che si pone l'obiettivo di mappare i luoghi autism friendly del quartiere di Pablo tramite un adesivo affisso all'entrata. Un progetto che continua con la richiesta di altri genitori per i loro figli che vivono in altre zone della città, cammina con le gambe di Pablo, verso la necessità di adeguare infrastrutture e trasporti alla capacita di un ragazzo autistico. Percorre la speranza che lo sport e le attività ricreative non seguano percorsi speciali ma integrati». Un progetto che, con semplicità, è nato dal desiderio di superare le difficoltà senza cadere nel pietismo». 

SENSUABILITY

«Un riconoscimento importante e coraggioso. Purtroppo il nostro Paese è ancora molto indietro sul tema della sessualità e disabilità». Queste le parole di Armanda Salvucci, ideatrice del progetto Sensuability. «Tutto è iniziato per l'esigenza di poter portare alla luce del sole, con un po' di ironia, questo tema oscurato da tabù, stereotipi, imbarazzi, fraintendimenti. È stato il primo atto rivoluzionario di una lunga serie, tesa a cambiare l'immaginario collettivo, è linguistico: fondere in una parola dal suono suadente come Sensuability due termini per molti inaccostabili quali sessualità e disabilità». Il progetto si esprime con ironia e levità attraverso arti come il cinema, la fotografia, la pittura, la musica, il fumetto: linguaggi universali che parlano alla testa e al cuore, lasciando spazio a riflessioni e interrogativi. «Il network editoriale PreSa - Prevenzione e Salute ha scelto di premiare la nostra iniziativa e questo riempie di gioia, anche perché ci fa comprendere che il nostro intento di cambiare le cose sta riuscendo. Oggi non solo è possibile affrontare certi temi, ma si può anche ricevere sostegno e incoraggiamento da una realtà importante come questa».

FRANCESCO BLASI

«Un momento di grande commozione. Ricevere un riconoscimento per il lavoro svolto in area Covid è stato importante, non solo per me, ma anche per tutti i miei collaboratori. Questi mesi ci hanno causato e ci continuano a causare un grande stress per la gestione del reparto. Con la mia squadra mi occupo di 44 letti ad alta intensità». Francesco Blasi, direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Direttore della Unità Operativa Complessa di Pneumologia del Policlinico di Milano, commenta così il premio ricevuto in occasione della Convention PreSa. «In questi mesi di crisi - aggiunge - siamo riusciti a mantenere l'assistenza a pazienti sottoposti a trapianto di polmone e, anche con gli ambulatori, a pazienti adulti con fibrosi cistica; valorizzando seppur in un momento molto difficile il nostro ruolo di Centro di riferimento. Importante anche il lavoro di ricerca portato avanti. «Nella mia unità, ricerca e assistenza vanno di pari passo. Abbiamo pubblicato 40 lavori sul Covid in questi mesi, uno sforzo importante realizzato assieme al mio team che ringrazio, giovani molto motivati e di grande professionalità».

ASSOCIAZIONE NIEMANN PICK ONLUS

«Questo riconoscimento è arrivato in un momento molto importante. Un momento storico estremamente complesso per le persone con malattia rara e anche per noi che a queste persone e alle loro famiglie cerchiamo di offrire un sostegno». Le parole sono quelle di Annalisa Bisconti, psicologa e responsabile di segreteria dell'associazione Niemann Pick onlus, destinataria del riconoscimento attribuito durante la Convention PreSa - Prevenzione e Salute. «Fa ancor più piacere riceverlo ora - aggiunge - dopo un anno nel quale è stato necessario cancellare tutta la parte di incontri faccia a faccia con le famiglie. Il 2020 è stato veramente un anno terribile, ma siamo lieti di essere riusciti a mantenere il nostro ruolo di punti di riferimento. Occasioni come quella creata da PreSa sono preziosissime, ancor più oggi che siamo catalizzati dalla pandemia. Anche in questo contesto è importante mantenere alta l'attenzione sulle malattie rare e sulle esigenze di salute delle persone fragili. Non dobbiamo mai smettere di pensare che il peso della pandemia è ancor più schiacciante per persone che si trovano a combattere con la disabilità o con patologie invalidanti».

CARLO VERDONE

Tra i premiati in occasione della convention PreSa - Prevenzione e Salute c'è anche l'attore Carlo Verdone, che oltre ad essere un grande artista, è notoriamente anche un uomo molto attento al tema della salute e nei suoi film ha più volte affrontato il tema delle disabilità con grande ironia e delicatezza. «Spero di meritare questo premio, anche se non sono un medico - ha detto al direttore scientifico del network - in questo periodo ho visto tanti anziani soli, depressi, che ho cercato di aiutare. Sono un antidepressivo naturale senza effetti collaterali». Verdone, nel 1994 è stato regista ed interprete di un film che ha fatto molto riflettere proprio sul tema delle disabilità: Perdiamoci di vista. «Un film che fece del bene - ricorda lui stesso - perché il problema delle barriere architettoniche fu sollevato con grande forza, e qualcosa iniziò a cambiare». Una pellicola che ha mostrato con grande anticipo sui tempi anche l'importanza di una comunicazione seria e affidabile sul tema della salute e su questioni tanto complesso come quelle legate alla disabilità. 

CENTRO PROTESI INAIL DI VIGORSO DI BUDRIO

Tra i premiati in occasione della convention organizzata da PreSa - Prevenzione e Salute c'è il centro protesi Inail di Vigorso di Budrio, premiato quale centro di eccellenza per «aver garantito la continuità del servizio nei confronti delle persone con disabilità anche durante il periodo pandemico». A ricevere il riconoscimento, in via telematica, in rappresentanza del centro protesi di Vigorso, Giorgio Soluri, direttore centrale Inail assistenza protesica e riabilitazione, che ha ringraziato tutti gli operatori della struttura per il lavoro svolto. Dal 1961 il centro accoglie persone con disabilità motoria, provenienti da tutto il territorio nazionale e, in parte, anche dall'estero. Utilizzando le tecnologie più innovative, realizza protesi e presidi ortopedici, alla cui costruzione affianca un training di addestramento e di riabilitazione sia funzionale che psicosociale. In questo periodo particolarmente difficile per le persone, e in particolare per chi vive in situazione di disabilità e fragilità, il centro protesi Inail, con alcune necessarie riorganizzazioni, ha garantito la continuità del trattamento protesico-riabilitativo ai propri assistiti.

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