Glaucoma day, a Pozzuoli l'intervento è live

La lezione il 30 marzo nelle sale operatorie del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli

L'oculista Mario Sbordone
L'oculista Mario Sbordone
Venerdì 24 Marzo 2023, 00:00
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Intervenire sul glaucoma senza perforare l'occhio per creare una nuova via di scarico, è questo il punto sul quale si focalizzeranno gli interventi live che si terranno il prossimo 30 marzo nelle sale operatorie del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. A promuovere ed organizzare la VII edizione del «Glaucoma day» il primario di Oculistica dell'ospedale Mario Sbordone, che ormai da più di 15 anni si occupa di chirurgia mini-invasiva del glaucoma. Con più di 200 interventi l'anno, il reparto è ormai un polo di riferimento per il trattamento di questo nemico, spesso invisibile, della vista.

Quattro interventi live, trasmessi in diretta in una sala convegni gremita di specialisti provenienti da tutta Italia, mostreranno altrettante tecniche chirurgiche non perforanti. «Procedure che consentono spiega lo specialista di evitare il trauma e i rischi di una chirurgia più invasiva». Oltre a Sbordone, in sala operatoria si alterneranno responsabili di centri chirurgici di Torino, Cuneo e Siena che, grazie a queste tecniche mini-invasive, mostreranno come bypassare o riabilitare le strutture filtranti dell'occhio. «Una strada che da molti anni viene perseguita prosegue il primario - perché protegge dalle insidie degli interventi perforanti, che restano ad oggi un gold standard, ma che hanno anche diversi rischi e complicanze. Mentre le tecniche non penetranti consentono di evitare gran parte dei problemi post operatori». Tra le tecniche proposte, la sclerectomia profonda non perforante. In questo caso, «la nuova via di scarico creata non è completamente aperta e così si evita una brusca decompressione». Grazie alle tecniche mini-invasive è possibile realizzare un deflusso programmato del liquido intra oculare e quindi si evitano i bruschi vuoti di pressione all'interno dell'occhio, garantendo al paziente un decorso molto più confortevole. Per alcuni di questi, come gli impianti di microstent angolari, si tratta di interventi che durano in media solo 15 minuti in day surgery, più leggeri rispetto a quanto avviene con la chirurgia tradizionale. «Oggi esistono procedure che ci consentono di arrestare la progressione della malattia, se si arriva ad una diagnosi tempestiva», conclude Sbordone. «Sono invece enormi i rischi di una diagnosi tardiva, perché i danni al nervo oculare non possono essere riparati». Ecco perché è fondamentale parlare di glaucoma, far capire e informare, non solo i cittadini ma anche agli oculisti che non sono chirurghi e che, troppo spesso, procrastinano il tempo di un intervento continuando a prescrivere colliri. 

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