Gesac, stage estivi
per i talenti del volo

Gesac, stage estivi per i talenti del volo
di Valerio Iuliano
Mercoledì 10 Aprile 2019, 12:00
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Il reclutamento dei giovani talenti parte dagli incontri con le scuole e per gli studenti non è impossibile avvicinarsi a un'azienda come Gesac. Dopo una domanda di Mattia Lipartiti sui requisiti richiesti per entrare a far parte di Gesac, i manager illustrano tutte le opportunità a disposizione dei giovani. Il secondo incontro dell'iniziativa «Studiare l'impresa, l'impresa di studiare» organizzata dall'Unione Industriali è per i giovani dell'ITC Enrico Caruso un'occasione per chiarirsi le idee. «Entriamo in contatto con le realtà scolastiche e le Università - spiega Michele Miedico, Responsabile Pianificazione ed Ambiente di Gesac - e cerchiamo talenti. Ci sono aree, come quella della security e quella dell'assistenza ai passeggeri, dove per la stagione estiva abbiamo bisogno di personale. Ma è possibile anche partire da uno stage. Ci capitano ragazzi che lavorano con noi per 3 o 4 mesi per completare il loro percorso di studi».

La domanda di Mattia Gatti verte sulle strategie di web marketing e sui profitti di impresa. «I ricavi diretti - spiega il digital manager Claudio Del Vita - arrivano dai servizi. Abbiamo ad esempio degli accordi con i negozi e i ristoranti all'interno dell'aeroporto. Per le vendite online siamo passati dai 250mila euro del 2015 a 1,8 milioni del 2018. Buona parte dell'incremento dei nostri ricavi deriva dalle campagne su Google. Non è tutto merito del digitale, ma l'80% dei ricavi scaturisce dalle iniziative che abbiamo messo in campo sul web». Per lo studente Paolo Pellino conta anzitutto sapere come nascono i progetti e attraverso quali dati è possibile misurare i progressi degli ultimi anni. «Nonostante l'aumento del traffico - risponde Miedico - sono migliorati tutti gli indicatori delle performance operative, che riguardano parametri come il tasso di puntualità, la qualità del servizio, il tempo di attesa al check-in. E soprattutto nel 2017 l'aeroporto è stato riconosciuto come il migliore in Europa, con il premio ACI Europe Award». E per le infrastrutture, gli investimenti negli ultimi 20 anni ammontano a 350 milioni di euro, in gran parte autofinanziati, con una quota del 20% riservata all'ambiente. Su quest'ultimo tema arriva la domanda di Nicola Iazzetta. Il programma Onu del 2015, contenente 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, è un punto di riferimento per la Gesac. Il sistema di controllo delle emissioni in atmosfera, le procedure di monitoraggio del rumore e le campagne di sensibilizzazione per la riduzione dei consumi idrici e di energia elettrica corrispondono ai target delle Nazioni Unite. «E già nel 2015 - spiega Francesca Capasso, responsabile dei Monitoraggi Ambientali di Gesac - abbiamo aderito a una rete di aziende che abbraccia l'idea dell'economia circolare per utilizzare le risorse esistenti». L'interazione tra i vari settori all'interno di un'impresa è un argomento che desta la curiosità di Enza Aiello. «Il marketing digitale in azienda è una funzione abbastanza trasversale perché va a toccare vari argomenti», spiega Del Vita. Per Siria Procopio è naturale la curiosità sugli obiettivi futuri dello scalo di Capodichino. «Puntiamo a creare la rete degli aeroporti della Campania e ad aprire al traffico commerciale anche lo scalo di Pontecagnano», spiega Miedico.

La domanda di Natalia Pellone verte sul sito web dello scalo, mentre Sara Baciu chiede quali siano gli strumenti per regolare il traffico automobilistico nelle vicinanze dell'aeroporto. Dalle finestre che affacciano su Corso Malta, l'aeroporto non è lontano per gli studenti. «Cercate di capire al più presto che cosa volete fare, per poter scegliere il percorso formativo più adatto, e imparate l'inglese», è l'invito dei manager.
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