Kpmg, la rivoluzione del business sostenibile

Kpmg, la rivoluzione del business sostenibile
di Carmela Maietta
Venerdì 25 Marzo 2022, 10:25 - Ultimo agg. 16 Aprile, 08:27
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È il Purpose, la cui traduzione letterale è scopo, a guidare e a ispirare l'attività delle aziende. È evidente, però, che bisogna andare oltre e fare un collegamento con le imprese e il loro brand. Allora Purpose rappresenta l'essenza stessa di ogni attività economica e su cui occorre fare leva per avere successo. Aiutare le imprese ad affrontare in modo positivo il cambiamento è il Purpose di KPMG, il network globale di servizi professionali alle imprese, leader nella revisione e organizzazione contabile, nella consulenza manageriale e nei servizi fiscali e legali. In uno scenario di grande cambiamento, si fa rilevare, la priorità del business diventa quella di combinare la crescita e la ricerca del profitto con la spinta verso gli ESG, cioè Environmental Social and Governance, che hanno come obiettivo i progetti, le persone e il pianeta.

Un insieme di finalità che si rivelano altrettanti valori e da cui non si può prescindere. Siamo, quindi, anche al contrasto al climate change, all'impulso della parità di genere, alla necessità di avere un ambiente di lavoro equilibrato. Elementi che sono fondamentali per la sostenibilità del business. Le imprese che non si allineano in questa direzione, sottolinea Andrea Buccione, partner di KPMG, responsabile dell'ufficio di Napoli, rischiano di uscire dal mercato.

Presente in 145 Paesi nel mondo, in Italia da oltre 60 anni, KPMG ha 25 sedi, conta circa 4500 professionisti e oltre settemila aziende clienti di tutti i settori produttivi. Ogni anno nel nostro Paese assume circa mille neolaureati offrendo opportunità di stage anche agli studenti della triennale. Forte l'impegno sulla formazione e sullo sviluppo personale: annualmente, infatti, ammontano a circa 400mila le ore riservate a più di 4mila professionisti a cui vanno aggiunte altre forme di apprendimento derivanti dai training on-the-job e dall'esperienza maturata su altri incarichi. Una formazione che riguarda tutte le aree professionali più innovative, si evidenzia, per garantire alle aziende clienti soluzioni sempre più all'avanguardia rispetto ai principali trend di mercato. Bisogna tenere conto di un fenomeno che la pandemia ha acuito: la Great Resignation, l'aumento delle dimissioni da parte soprattutto di giovani che sono alla ricerca di un lavoro alternativo che consenta di gestire con flessibilità le proprie giornate difendendo il work-life-balance. Se, quindi, il modo di lavorare si va trasformando, la sfida per le aziende, ammonisce KPMG, è quella di saper offrire esperienze lavorative distintive e soddisfacenti, ambienti di lavoro favorevoli alla contaminazione di idee e alla circolazione della conoscenza.

E una realtà fondata sui valori, si puntualizza, non può non mettere nel conto anche un supporto alla comunità e alle fasce più svantaggiate. Per fare qualche esempio il network ha collaborato con l'Unicef per portare aiuti alla popolazione ucraina. E sempre sul fronte della responsabilità sociale ha siglato un accordo con la Croce Rossa italiana per finanziare con 300mila euro un programma di sostegno alle famiglie colpite dalla crisi economica.
 

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