Msc, stage e un'Academy per qualità sempre al top

Msc, stage e un'Academy per qualità sempre al top
di Antonino Pane
Mercoledì 4 Maggio 2022, 08:52 - Ultimo agg. 5 Maggio, 05:57
4 Minuti di Lettura

Lavoro e sostenibilità. L'incontro della IV A del liceo Carlo Levi di Marano con il direttore generale di Msc Crociere Spa Aureliano Cicala si è incentrato su questi temi. Tante le domande dei ragazzi, ansiosi di scoprire i segreti della compagnia che è leader mondiale nel trasporto merci e si appresta a conquistare il secondo gradino del podio del mercato crocieristico. Serena Polito e Sara Avolio si sono soffermate sulle esigenze di personale e sulle opportunità di carriera offerte dal gruppo che fa capo all'armatore Gianluigi Aponte. «Entro il 2026 passeremo da 19 a 29 navi da crociera - ha spiegato Cicala - e ciò porterà all'assunzione di decine di migliaia di figure con varie competenze, sia per l'attività di bordo che a terra. Al momento la guerra e il post pandemia stanno creando qualche difficoltà a reperire addetti per la hospitality, come d'altronde accade in molte località turistiche». Particolarmente richieste anche le elevate specializzazioni. «Abbiamo sempre più bisogno di esperti in information tecnology - aggiunge il manager - per garantire servizi digitali al passo con i tempi e, soprattutto, in cybersecurity per tutelare l'azienda e i clienti da attacchi hacker. A Torino abbiamo aperto la Academy Msc proprio per formare queste figure, ma dei 600 giovani che intendiamo inserire al momento ne abbiamo trovati circa il 50 per cento».

Secondo Cicala per farsi strada nel pianeta Msc sono tre le parole chiave: «Competenza, passione e dedizione». Valori ai quali lo stesso Cicala si è ispirato quando, come ha spiegato, «dopo essere stato costretto a dire addio alla carriera di pilota ho continuato gli studi e mi sono reinventato manager in Alitalia e poi in Msc». È stata così soddisfatta anche la curiosità di Antonio Simioli relativa al percorso professionale del dirigente. Serena Di Girolamo e Vittoria Serra hanno chiesto della formazione del personale e dell'impatto della digitalizzazione. «Prevediamo stage per tutti - chiarisce Cicala - con percorsi di addestramento specifici per le diverse figure: l'obiettivo è garantire standard di qualità elevati per tutti i servizi e le attività di bordo». Le nuove tecnologie sono importanti anche per avvicinare i clienti. «Prima del Covid, in Italia il 92-93 per cento delle prenotazioni avveniva in agenzia - conferma Cicala - ora ci siamo avvicinati agli standard di altri Paesi per vendite dirette e ciò comporta l'incremento di posti di lavoro in questo settore. Direi che ora c'è una maggiore familiarità con un canale di vendita che richiede nuove professionalità esperte di queste dinamiche commerciali».

Gli studenti del Carlo Levi si sono anche soffermati sulla sostenibilità delle navi. Roberta Giordano ha chiesto degli accorgimenti utilizzati nella loro costruzione per ridurre l'impatto ambientale. «Abbiamo installato sistemi scrubber e Scr per ridurre le emissioni - chiarisce Cicala - e realizzato motori alimentati a Gnl. Però, purtroppo, in molti porti manca la possibilità di rifornirsi con questo tipo di gas, tanto che siamo orientati a prevedere rifornimenti ship to ship». E più avanti? La sperimentazione è iniziata con Snam e Fincantieri. Nel mirino c'è la propulsione a idrogeno. «Inoltre sono necessarie le banchine elettrificate - precisa Cicala - in modo da poter spegnere i motori quando la nave è in porto. Spetta al governo e alle autorità creare questo tipo di infrastrutture che al momento mancano. Lo spiraglio potrebbe arrivare grazie ai 600 milioni del Pnrr per l'adeguamento degli scali portuali».

La Msc guarda anche al futuro. «Lavoriamo con Snav e Fincantieri alle navi di nuova generazione per garantire ancora una maggiore attenzione all'ecosistema - sottolinea il manager - mentre la Msc Foundation lavora proprio a progetti relativi alla sostenibilità dello shipping in base alle indicazioni del comandante Aponte in prima persona». In questo modo Cicala ha chiarito anche i dubbi di Bruno Capuozzo sull'utilizzo del Gnl come combustibile che, però, «non rappresenta la soluzione definitiva del problema dell'impatto ambientale», chiarisce il manager. Sempre a proposito di sostenibilità della vita di bordo Mariella De Martino ha chiesto la destinazione degli avanzi di cibo dei ricchi buffet che vengono preparati sulle navi. «Il nostro principale obiettivo - spiega Cicala - è ridurre gli sprechi. Una parte di quanto resta viene destinato al personale. Non è invece possibile donarlo perché trattandosi di prodotti freschi, una volta preparati non possono essere conservati a lungo».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA