Alilauro, la sfida smart:
al timone tanti giovani

Alilauro, la sfida smart: al timone tanti giovani
di Maria Elefante
Mercoledì 27 Febbraio 2019, 09:00
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Un'impresa con 75 anni di esperienza sul mercato e un'età media del personale di poco più di 30 anni. Non chiamatela rottamazione. La filosofia di Alilauro, che ogni giorno collega le isole del Golfo di Napoli e la costiera amalfitana con la terraferma, è piuttosto rigenerare. Rinascere e guardare al futuro con idee giovani ma legate alla tradizione. Perché il made in Sud è soprattutto questo: perseveranza. E la storia di Alilauro parte dalla perseveranza di Agostino. Il padre di Salvatore e nonno di Maria Celeste, oggi amministratore delegato insieme a Giampiero Romiti, fu il primo a capire l'importanza dei collegamenti marittimi tra Ischia e Capri e tra Ischia e Napoli. Pioniere nel creare collegamenti con la terraferma, nell'istituzione del biglietto ridotto per gli isolani e nell'introduzione degli aliscafi, i mezzi veloci. Nel 1944 quella di Agostino non era una semplice sfida ma era un progetto che già sapeva di innovazione. Un aspetto che ancora oggi è tratto distintivo di un azienda che ogni giorno si scopre sempre più giovane.
 
All'Alilauro provano ad andare controcorrente. E ci riescono. Hanno chiuso il 2018 con un fatturato di circa 14 milioni di euro che devono soprattutto alla cura di quattro settori in particolare: progettazione, tecnologia, meccanica e ambiente. E in ogni settore c'è una mente giovane, anzi giovanissima. Ragazzi provenienti dal mondo della scuola, dell'università o magari da piccole start up che hanno prospettive di crescita e che hanno avuto un'occasione, la prima. Ci sono Michele, sviluppatore software, che ha 19 anni ed è ischitano, e Vincenzo Picconi, che a 32 anni è già comandante d'armamento della flotta, isolano doc. Salvatore, ingegnere navale, ha 27 anni. Quanti ne ha Andrea, primo ufficiale. Il piccolo record di cui l'azienda può andar fiera deriva dalla lungimiranza di Salvatore Lauro (senatore della Repubblica per due legislature) che con una politica mirata, fatta di stage e assunzioni, ha ampliato l'organico e contemporaneamente ha abbassato l'età media del personale (sia degli amministrativi che dei marittimi) facendola passare dai 47 anni del 2016 ai 32 attuali. E la testimonianza più diretta è proprio la decisione del senatore Lauro, lui che entrò in azienda a soli 19 anni, di lasciare tutto nelle mani di sua figlia Maria Celeste, 23 anni. Maria Celeste coniuga la sua grande passione per il mare a quella che considera la sua grande famiglia. Si, perché in azienda si respira aria di casa. Il rapporto «familiare» che i vertici Alilauro instaurano con i collaboratori affonda le radici nell'identità stessa di azienda nata come impresa familiare. Parlare e confrontarsi diventa quindi una necessità. Il welfare aziendale non è solo rimborso spese ma è anche un appuntamento fisso, come quello del lunedì con un brunch collettivo in cui si vive un momento di condivisione. In cui i dipendenti possono parlare senza intermediari con i vertici dell'azienda. E raccontare le loro emozioni. Un dialogo che l'azienda spesso ha portato anche nel mondo della scuola, palestra e vivaio delle future generazioni di marittimi.

Ma essere smart non significa vendere solo digitalizzazione, la forza dell'azienda è quella di credere che sia proprio l'uomo a governare la tecnologia. L'esempio è la app «AlilauroShip»: basta collegarsi con il proprio smartphone per conoscere gli orari dei collegamenti, eventuali ritardi o soppressioni delle corse, conoscere informazioni turistiche ed eventi dei luoghi di approdo. Va in questo senso anche la grande attenzione all'ecologia e l'ambiente. I nuovi amministratori puntano sulla sicurezza, la qualità, sulla passione e sullo sviluppo sostenibile. E così Alilauro con il restyling di alcune unità della flotta non solo impianta motori a zero emissioni, ma utilizza gli ultimi ritrovati informatici per controllare in remoto i mezzi della flotta. L'esempio è «Celestina» il nuovo Monocarena 4.0 di Alilauro presentato nei mesi scorsi a Napoli dopo il refitting a cui è stato sottoposto e per il quale è stato impiegato un investimento di due milioni di euro. Celestina è l'unica unità i cui propulsori sono controllabili da una control-room situata all'interno dei cantieri Marintcnica ByAlilauro.
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