All'Istituto Tecnico Industriale Eugenio Barsanti di Pomigliano D'Arco si parla di motori, propulsori, consumi, sostenibilità, futuro e passione: lo fanno gli ingegneri di Avio Aero che all'ombra del Vesuvio rappresenta un'eccellenza nella progettazione e realizzazione di moduli di componenti di propulsori aeronautici. È il secondo incontro che i manager di Avio Aero tengono con gli studenti della scuola pomiglianese e la discussione passa con facilità dagli aspetti tecnici a quelli professionali, con grande attenzione da parte dei ragazzi ai tanti progetti dell'azienda e alle prospettive possibili, in un periodo storico difficile ma non per questo meno stimolante. Carlo Silvestro e Gianluca Scognamiglio, rispettivamente Engineering Section Manager e Engineering Sub-Section Manager di Avio Aero, si sono interfacciati con gli studenti della terza L e terza F, rispondendo alle loro domande non prima di aver parlato di diverse sfaccettature del loro lavoro. A porre le domande sono stati Ferdinando Iossa, Domenico Frezza, Giovanni Piccolo, Francesca Monda, Alessandro Del Gaudio, Simone Punzo, Giuseppe Calabrese, Agostino Calora: questioni che sono diventate in molti casi anche spunti di riflessione, con il dibattito che si è poi allargato ad altri studenti e allo stesso dirigente scolastico, Mario Ponsiglione, che ha partecipato all'incontro.
Gli ingegneri Silvestro e Scognamiglio hanno raccontato come funziona il loro team, poi si sono soffermati sul motore, dissertando di propulsori e consumi, senza tralasciare l'importanza delle nuove tecnologie e la sfida della sostenibilità, alla quale tutte le grandi aziende sono ormai chiamate a partecipare: «Tuttavia, resta sempre fondamentale coltivare la passione per il proprio lavoro: è la molla che fa scattare l'impegno costante e che garantisce traguardi individuali, oltre che di tutta l'azienda», hanno sottolineato. La prima delle domande è stata anche una suggestione: «Può nascere un motore dentro un laboratorio scolastico?». La risposta per certi versi è stata sorprendente: «Più che di produzione è possibile parlare di innovazione», ha spiegato Silvestro, che ha raccontato alcune esperienze di collaborazione tra Avio Aero e il mondo dell'istruzione: «Sicuramente il percorso con le Università è molto più strutturato, ma anche con gli istituti superiori c'è un dialogo importante», ha aggiunto. Altra domanda ha riguardato la sostenibilità, Silvestro e Scognamiglio hanno spiegato che questo traguardo per un'azienda si raggiunge attraverso tre obiettivi: migliorare l'efficienza per ridurre i consumi, passare a combustibili sostenibili in alternativa a quelli fossili, introdurre la propulsione elettrica o ibrida. «Naturalmente, i tempi attuali rendono tutto più difficile, ma Avio Aero è impegnata verso la decarbonizzazione entro il 2050, come tante altre grosse aziende. Va anche aggiunto che l'aviazione è responsabile soltanto del 2% delle emissioni di co2, contrariamente a quanto si pensa: ciò non ci impedisce di essere in prima linea sul fronte della sostenibilità», hanno aggiunto i due manager.
Uno degli studenti ha fatto una domanda sulle maggiori sfide che deve affrontare Avio Aero ma anche sulla visione di futuro dell'azienda: «Oggi c'è la necessità di far fronte agli eventi esterni, che hanno impatti notevoli sul mondo industriale come, per esempio, l'aumento dei prezzi di energia e materie prime. Vi è poi la questione della sostenibilità, di cui si è già detto: il mondo intero è in ritardo e bisogna accelerare. Tuttavia nulla ci impedisce di guardare al futuro con fiducia, sviluppando nuove idee e nuovi progetti», è stata la risposta. Spazio anche a domande sul mercato asiatico, con riflessioni sul ruolo di Cina e Corea, utilizzatori di velivoli equipaggiati da propulsori che hanno a bordo componenti prodotti Avio Aero: da lì il discorso è passato alla concorrenza, anche perché uno degli studenti ha fatto una domanda specifica proprio sui potenziali avversari dell'azienda: «La concorrenza rappresenta sempre una minaccia, ma allo stesso tempo anche una opportunità per migliorarsi e crescere», hanno risposto i due ingegneri. Infine una domanda sulla formazione, tanto cara ad Avio Aero ma anche tanto importante per gli studenti del Barsanti. Silvestro e Scognamiglio non hanno disdegnato consigli anche in questo caso: «Bisogna studiare per essere al passo di un mondo sempre più competitivo, innanzitutto migliorando l'inglese. Tuttavia la cosa vitale è la passione, un elemento indispensabile».