Deloitte, l'importanza
dello stage pre-laurea

Deloitte, l'importanza dello stage pre-laurea
di Valerio Iuliano
Lunedì 15 Aprile 2019, 12:00
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È possibile fare stage post laurea in un'azienda leader come Deloitte? La domanda di Ilaria Di Vaio, studentessa del Liceo scientifico Tito Lucrezio Caro, riguarda l'argomento che sta più a cuore ai giovani. Nel secondo incontro tra gli studenti ed i partner e manager di Deloitte per l'iniziativa «Studiare l'impresa, l'impresa di studiare», organizzata dall'Unione Industriali, quasi tutte le domande ruotano intorno alle possibilità di accedere al mondo del lavoro. «Abbiamo degli accordi con le università - risponde Mariano Bruno, partner di Deloitte - per stage non soltanto per i laureati, come accadeva in passato, ma anche per i ragazzi che stanno completando il percorso di studi. Questo tirocinio consente agli studenti di acquisire punteggio per il voto di laurea e nel contempo di capire, prima ancora di laurearsi, se quella è la tipologia di lavoro adatta a loro».

La domanda di Fabrizio Esposito riguarda proprio le forme di collaborazione tra Deloitte e le istituzioni scolastiche. Nelle università i manager dell'azienda si recano spesso per le attività di orientamento al lavoro. «Ci capita di andare alla Federico II per fare dei colloqui», spiegano Stefano Maria Santoro ed Elena Tenuta. «Una volta ne abbiamo fatti addirittura 50 in un giorno. I ragazzi hanno l'esigenza di orientarsi nel mondo del lavoro. E poi portiamo delle testimonianze su questioni tecniche, come stiamo facendo ora con voi. Nelle facoltà universitarie spieghiamo la pratica della revisione contabile, mentre il docente racconta la teoria. È un modo per raccontare ai ragazzi che cosa succede quando ci si scontra con la realtà». Per gli studenti del «Lucrezio» quello che conta è iniziare ad immaginare un percorso formativo successivo al diploma. «E allora - chiede Chiara Natale - quali facoltà conviene frequentare per tentare di arrivare a una grande impresa come Deloitte?». Per Santoro occorre fare innanzitutto una distinzione tra le varie realtà all'interno del network. «Nell'ambito della società di revisione contabile la laurea in Economia e Commercio o anche Economia Aziendale. Per quanto riguarda la parte legale, la laurea in giurisprudenza, mentre in relazione alle altre società del nostro network può essere indicata una laurea in ingegneria, in informatica, in matematica o fisica». Le qualità per poter emergere nel mondo della revisione contabile è, invece, l'argomento sollevato da Michele Salatino. «Per un giovane conta prima di tutto l'umiltà che occorre per imparare. E poi lo spirito di sacrificio, oltre all'impegno ed alla passione», rispondono Bruno e Santoro. Alessandro Corrado vuol sapere quali siano i settori in cui ci si può specializzare, mentre Lorenzo Mattozzi chiede quanto ci si senta realizzati in un gruppo così importante. «Quando decidi di candidarti hai la possibilità di scegliere per quale profilo farlo», spiega Elena Tenuta: «Nella revisione contabile oppure nell'area fiscale o in quella legale. O ancora su tematiche inerenti il cyber risk».

Michele Frascino chiede quali strategie vengano seguite per tutelare gli interessi delle aziende clienti, mentre Fabiana Russo vuol sapere quali tipi di attività di consulenza vengano svolti. «Facciamo consulenze a 360 gradi supportando i programmi di trasformazione delle nostre aziende clienti, utilizzando competenze tecnologiche, digitali, strategiche ed organizzative - riprendono Santoro e Tenuta e nell'ambito della consulenza si lavora per progetti. Ad esempio, se parliamo di una banca che chiede una consulenza a causa di una frode, la nostra consulenza serve a istituire meccanismi per evitare il rischio di frode».
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