Schneider, l'energia
è un mondo giovane

Schneider, l'energia è un mondo giovane
di Cristina Liguori
Venerdì 23 Aprile 2021, 15:00 - Ultimo agg. 23 Maggio, 21:07
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«Vicini alle nuove generazioni»: con questo slogan la Schneider Electric si è presentata agli studenti e le studentesse dell'Istituto Tecnico Industriale Righi di Fuorigrotta. Una mattinata, organizzata insieme all'Unione Industriali di Napoli, trascorsa tra le domande di due classi, la 5A e la 5C, indirizzo informatica: 34 ragazzi e due ragazze, tutti attentissimi alle spiegazioni di Roberto D'Annibale, direttore dell'area sud della multinazionale. «Siamo molto vicini al mondo dell'istruzione. La nostra azienda, che produce e propone prodotti per la gestione elettrica, sistemi automatici e soluzioni finalizzate a queste attività, si occupa infatti anche di Learning, di scuola e università. Ma quello che ci preme di più oggi - sottolinea il manager - è parlarvi della nostra mission e soprattutto dei nostri obiettivi, che sono la sostenibilità, l'efficienza e la resilienza». Il Covid ha purtroppo messo a dura prova tantissime aziende e anche la Schneider ha dovuto ricalibrare il proprio sistema lavorativo adeguandolo alle immense sfide che si sono presentate negli ultimi mesi. «Abbiamo 128mila impiegati in tutto il mondo - continua il responsabile rivolgendosi ai ragazzi - e copriamo più di 100 Paesi. Abbiamo due grossi filoni di business, che nelle aziende si chiamano divisioni: l'Industrial automation e l'Energy management. Noi in pratica gestiamo l'energia, dalla sua generazione al consumo».

D'Annibale ha poi spiegato ai giovani il punto di svolta delle attuali generazioni. Punto che ha destato forte interesse: l'ambiente. «Siamo quelli che hanno in mano le redini del mondo a tutti i livelli. Chi sta vivendo questo momento incarna la prima generazione che si è resa conto dell'impatto che noi stessi abbiamo su ciò che ci circonda e tutto quello che abbiamo fatto di male. In pochi anni abbiamo fatto danni incredibili e ora dobbiamo fare il passo successivo». Proprio per questo l'azienda si è impegnata a andare verso il futuro insieme ai tantissimi giovani incontrati tramite i rapporti con il mondo scolastico. Gli studenti hanno ascoltato con enorme interesse e non si sono risparmiati in domande sulla gestione dell'azienda, sul marketing e sul progresso tecnologico. Ma più di tutto erano interessati a pianificare il loro futuro. E i consigli non sono mancati. «Bisogna che impariate assolutamente l'inglese - ha spiegato D'Annibale - spesso noi facciamo colloqui direttamente in lingua e capita di non scegliere candidati perché non capivano o non sapevano rispondere correttamente. La lingua inglese in questo settore e fondamentale». Enorme interesse da parte dei giovani anche sulla crescita del campo dell'elettronica e sulle sinergie tra l'operation tecnology e l'information tecnology. «Fino a poco tempo fa c'era distanza tra le cose. Oggi la convergenza tra questi elementi è straordinaria. C'è una condivisione di tecnologia incredibile. Abbiamo assunto per decenni solo ingegneri elettrici o meccanici. Ora assumiamo tantissimi informatici. Tutte le apparecchiature comunicano tra di loro. Per questo abbiamo bisogno di gente esperta di rete dati e di protocolli eternet, che gestisca con i software le apparecchiature. C'è una fortissima necessità di competenze informatiche - conclude D'Annibale - perché oramai la digitalizzazione è pervasiva».

Forte però anche la necessità di avere consigli sulle cosiddette fughe all'estero per mancanza di opportunità in Italia. «Dovete cominciare a entrare nel mondo del lavoro da subito - ha spiegato il dirigente - Conoscere tante persone. Non è vero che bisogna scappare all'estero per lavorare e soprattutto si deve uscire dalla logica del posto fisso e credere nelle proprie competenze. E non dimenticate: la laurea è fondamentale».

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