Tim, con 5G e blockchain la transizione vincente

Tim, con 5G e blockchain la transizione vincente
di Massimiliano D'Esposito
Martedì 7 Giugno 2022, 09:33
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«Nei prossimi anni in Europa saranno disponibili 20 milioni di posti di lavoro nel settore del digitale e delle nuove tecnologie». Le parole di Eduardo Imperiale, direttore del Campania Digital Innovation Hub, accendono una luce negli occhi degli studenti del liceo Publio Virgilio Marone di Meta che partecipano agli incontri per l'orientamento professionale. Alcuni di loro non nascondono che prima di prendere parte a questi confronti, organizzati con gli esperti di alcune delle maggiori multinazionali operanti in Italia nei settori delle comunicazioni, delle soluzioni IT e della cybersicurezza, pensavano di proseguire all'Università gli studi umanistici. Ora, invece, riflettono seriamente sulla possibilità di puntare alle discipline Stem, quelle del settore scientifico-tecnologico (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e orientarsi verso i relativi corsi di studio.

«La digitalizzazione - chiarisce Imperiale - offre sempre più opportunità grazie alle tecnologie che servono alle aziende per crescere ed essere competitive. Digitalizzare la propria attività di impresa non è un plus, è la premessa per poter essere competitivi, e farlo bene si traduce nel riuscire a diventare attrattivi per nuovi investimenti, nuove partnership, nuovi mercati, significa cioè strutturarsi in modo tale da far compiere un decisivo salto di qualità non solo alla singola impresa, ma all'intero tessuto produttivo in cui essa è inserita». Ed è questa la mission del Campania Dih formato dalle Associazioni Territoriali Campane di Confindustria (Unione Industriali Napoli, Confindustria Avellino, Confindustria Benevento, Confindustria Caserta, Confindustria Salerno), dall'Ance Campania (Centro regionale dei costruttori edili) e da aziende di calibro: TIM, WindTre e Netgroup. Proprio la TIM, rappresentata da Antonio Palumbo, responsabile Sales Medium Sud, è stata protagonista dell'ultimo incontro con gli studenti del Marone nell'ambito del progetto «Digital Challenge». Si è discusso di come le tecnologie 5G, cloud, blockchain stiano costruendo nuove professioni che sono alla base della transizione digitale della società e del mondo delle imprese e di come queste innovative competenze possono essere fonte di nuova ricchezza sociale ed economica.

«La pandemia - ha spiegato il manager dell'azienda di telecomunicazioni - ha contribuito alla diffusione del digitale, ma è necessario conoscere le moderne tecnologie per saperle gestire, evitare disuguaglianze e migliorare i processi produttivi». Palumbo si è poi soffermato sul ruolo della blockchain per diffondere la conoscenza. Si tratta di una sorta di registro digitale le cui voci sono raggruppate in blocchi, concatenati in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia, dalla decentralizzazione e dalla concatenazione delle informazioni e della loro validazione. Il suo contenuto, una volta scritto tramite un processo normato, non è più né modificabile né eliminabile. Il rappresentante di TIM ha posto l'accento su alcune caratteristiche della blockchain, soprattutto in relazione alla tracciabilità dei trasferimenti e alla trasparenza e verificabilità dei contenuti. Tecnologie che possono offrire interessanti sviluppi occupazionali per gli studenti dell'indirizzo classico-computzionale del liceo Marone.

«Tra gli obiettivi strategici del nostro istituto - evidenzia la dirigente Immacolata Arpino - c'è quello di consolidare e potenziare l'uso delle tecnologie digitali, migliorando le competenze. Il progetto del liceo computazionale nasce nel 2018 proprio dal desiderio di offrire ai nostri alunni un percorso di studi arricchito da una formazione specifica sull'uso delle tecnologie, sulla programmazione informatica e sullo sviluppo del pensiero computazionale». Obiettivo che ora può essere centrato grazie alla sinergia con il Campania Dih e le aziende del gruppo. Il direttore Imperiale e la dirigente Arpino hanno anche concordato di organizzare, prima della fine dell'anno scolastico, visite guidate degli studenti presso le multinazionali partner del «Digital Challenge», in modo da consentire ai ragazzi di approfondire la conoscenza delle tecnologie di cui si è discusso durante queste settimane.

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