Vodafone, valori e idee per la società digitale

Il responsabile marketing del colosso Tlc tra i ragazzi del Marconi-Galilei di Torre Annunziata

Vodafone, valori e idee per la società digitale
Vodafone, valori e idee per la società digitale
di Fiorangela d'Amora
Mercoledì 10 Maggio 2023, 11:00 - Ultimo agg. 23 Maggio, 11:46
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Una società migliore e più inclusiva, un learning game per acquisire competenze digitali. Nel secondo incontro di Vodafone con gli studenti dell'Istituto tecnico professionale "Marconi-Galilei" di Torre Annunziata, Luigi Cacace, responsabile marketing consumer per l'azienda di telecomunicazioni, in videoconferenza parla ai ragazzi degli ingredienti necessari per realizzare una società digitale, e che rappresentano il contributo di Vodafone: l'infrastruttura tecnologica, il valore della marca, dei prodotti e delle competenze. «Il ruolo di un'azienda nella società si riconosce attraverso la marca, è il sistema di valori che un brand porta con sé e determina il suo posizionamento: questo ci consente di raccontare il valore dell'infrastruttura riconosciuta come la miglior rete mobile da Altroconsumo e, per la rete fissa, la prima per esperienza video da Open Signal». Esigenze che cambiano con i tempi «e una tecnologia che evolve per rispondere ai bisogni della società». Come per FWA5G, il nuovo standard tecnologico che consente la velocità della fibra anche fuori i grandi centri urbani. «Per raggiungere tutti abbiamo bisogno di un portafoglio di prodotti ampio che sappia soddisfare le esigenze delle famiglie italiane - ha proseguito Cacace con grande attenzione alla navigazione in sicurezza. Con Rete Sicura blocchiamo ogni mese circa 400 milioni di virus e malware». Ma cosa cercano i clienti nei negozi? «La richiesta di smartphone è aumentata, più di un cliente su 4 lo acquista in un negozio di telefonia. In Campania abbiamo 73 Vodafone Store di cui 45 tra Napoli e provincia, la consulenza è alla base della nostra relazione con il cliente».

Sono decine i ragazzi che all'interno del moderno auditorium ascoltano Luigi Cacace: in tanti hanno domande e curiosità da chiedere al responsabile in collegamento da Milano. Domenico Romano è il primo a rompere il ghiaccio e le sue curiosità sono per il 5G. «Quali sono le attività necessarie per introdurre una nuova tecnologia? E quali funzioni aziendali coinvolgono?». Una domanda che ha aperto una lunga riflessione sulla veloce evoluzione della tecnologia. «Si tratta di un processo molto lungo, che richiede investimenti in ricerca e sviluppo - ha risposto Cacace e che vede tutta l'azienda coinvolta». La domanda di Annarita Siano è invece rivolta alle reti: «Fissa e mobile saranno sempre separati? O si arriverà d una convergenza?». «Tecnologicamente ci può essere convergenza utilizzando un mix di tecnologie, garantendo al cliente replica Cacace - la migliore esperienza». Gianmarco e Andriy Hnylianskyy vogliono sapere i contro del 5G e di tanta tecnologia. «Su questo tema c'è tanta letteratura ma scarsa conoscenza. A fronte di migliaia di studi effettuati a livello mondiale negli ultimi 30 anni, le istituzioni scientifiche italiane e internazionali non hanno accertato rapporti di causa-effetto tra i campi elettromagnetici della telefonia mobile e la salute umana», replica Cacace chiedendo ai ragazzi «di essere critici rispetto alle fonti informative». Parlando di tecnologia non si può ignorare la nuova frontiera delle intelligenze artificiali che Riccardo Traiano presenta come domanda: «Chat Gpt è solo un esempio di evoluzione degli algoritmi. Come si muove Vodafone a riguardo?». «Utilizziamo l'intelligenza artificiale in diversi ambiti risponde Cacace - dalla rete al servizio, analizziamo i dati per elaborare proposte interessanti per i nostri clienti».  

Valentina di Donato richiama i temi della biotecnologia e della sostenibilità. «Un percorso già avviato da tempo - è la risposta - non una scelta ma un must per Vodafone. Il nostro impegno riguarda non solo le infrastrutture ma anche soluzioni per i nostri clienti». Stefano Siano si sofferma sui ruoli professionali dando lo spunto al responsabile Vodafone per spiegare come l'aggiornamento costante anche all'interno di ruoli e figure professionali ben precise sia un passaggio necessario. C'è spazio per i neo diplomati e neo laureati?, chiedono Francesco Sica e Gennaro Gallo: «Abbiamo programmi rivolti ai giovani, in particolare ai digital talents. Con la Fondazione Vodafone abbiamo peraltro sviluppato LV8, un learning game attraverso cui si possono acquisire conoscenze digitali di base e di alcuni applicativi. Con il superamento di livelli di difficoltà crescenti e sfide di vario genere - spiega il manager - LV8 prevede il rilascio di 3 Open Badge, certificazioni digitali su blockchain delle competenze acquisite da valorizzare anche nel proprio curriculum vitae. Alla fine del percorso è possibile accedere a corsi gratuiti e altre opportunità promosse dai partner di LV8». Un'applicazione che ha entusiasmato la dirigente Agata Esposito che ha deciso per il prossimo anno scolastico di introdurla tra gli strumenti a supporto dell'insegnamento. 

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