Nel Ridotto del Mercadante
la vetrina dell'attualità

Nel Ridotto del Mercadante la vetrina dell'attualità
di Luciano Giannini
Venerdì 19 Ottobre 2018, 18:00
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Il Ridotto conferma una identità. Dopo le stagioni dedicate ai rapporti tra teatro e letteratura, ecco una stagione nel segno del contemporaneo e non soltanto napoletana. Ecco attrici come Angela Pagano, Pamela Villoresi, Lara Sansone e Anna Ammirati; registi-attori come Enrico Maria Lamanna, Alfonso Postiglione, Rosario Sparno, Gigi De Luca; e autori come l'americano Neil Labute, lo spagnolo Paco Bezerra e Peppino Patroni Griffi. Grazie a questo parterre; all'inserimento, in alcuni spettacoli, degli attori diplomati nel primo triennio della Scuola dello Stabile; e alla sua collaborazione con l'Accademia di Belle Arti (cattedre di scenografia e costumi) e con il Nuovo Teatro Sanità, il palcoscenico del Ridotto, all'ultimo piano del Mercadante, si fa sempre più vetrina del teatro d'oggi, ma anche palestra e laboratorio permanente, con nove spettacoli da novembre a maggio.

 Il confronto tra i sessi, i lati più oscuri della vita di coppia e della società. Sono questi i temi, trattati spesso in modo estremo e aspro, che più interessano Neil Labute, americano, classe '63. Sua è la pièce d'apertura della stagione, l'8 novembre. Titolo «Autobahn». Tutto si svolge in auto, dove sette coppie, in altrettanti episodi, si confrontano dando alle parole troppa responsabilità, assumendole inconsciamente come alibi per colpe che invece a essi appartengono. A portarlo in scena è Alfonso Postiglione, che dirigerà, tra gli altri, Anna Ammirati.

Ancora di Labute è il secondo titolo, «Fat pig», scelto sempre da Postiglione. Qui c'è un impiegato della middle class che si innamora di una ragazza obesa. Non ci sarebbe nulla di male, se i suoi amici e conoscenti, vinti da pregiudizi estetici, non lo allontanassero drammaticamente.

Si torna nella temperie napoletana con «Camurriata», che Patroni Griffi scrisse nell'83 per Leopoldo Mastelloni. «Lara Sansone spiega il regista Lamanna dovrà perdere la propria sessualità per divenire fata, furetto, travestito, madre, in un vuoto d'amore che non lascia scampo».

Dalla Sansone alla Villoresi, che vestirà i panni della pittrice messicana Frida Khalo, rievocando i patimenti della sua reclusione forzata in «Viva la vida!», adattamento tratto liberamente da un monologo di Pino Cacucci. «Replay», invece, già passato, ma per un solo giorno al Napoli Teatro Festival, vedrà la Pagano in scena assieme alla fedele cagnolina Mimì, manifestare il proprio tifo sfegatato per la squadra della Roma. La danza, al Ridotto, è affidata a Gabriella Stazio con «Il luogo del paradosso», inserito nella settimana dedicata a Tersicore e fortemente voluta dal direttore dello Stabile De Fusco.

Significativo è «I kiwi di Napoli», scritto dal tedesco Philipp Löhle dopo una full immersion a in città e le interviste ai giovani attori della compagnia che opera nel Nuovo Teatro Sanità. Lo spettacolo, prodotto dalla sala diretta da Gelardi e dal Goethe-Institut di Napoli, fa parte di un progetto europeo cui partecipano anche giovani delle periferie di Marsiglia e di Bochum (nella Ruhr). Il dramma del bullismo, invece, affronta «Mio mini pony», dello spagnolo Paco Bezerra, alla prima rappresentazione italiana, scelto da Bottega Bombardini e Rosario Sparno, che cura la regia e del testo dice: «È un crudo, brutale ritratto della cecità che hanno certi pregiudizi sociali. Qui un ragazzo diventa vittima solo per colpa dello zainetto che indossa». Si chiude con «Senzibbile», testo e regia di Giovanni Del Prete, «piccolo affresco napoletano», dove una ragazza troppo pura per la vita in cui è immersa, si innamora di un idolo neomelodico.
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