Caso Benigni-Report, il premio Oscar ritira la querela dopo le scuse

Programma, mai detto usati fondi pubblici per studi Papigno

Caso Benigni-Report, il premio Oscar ritira la querela
Caso Benigni-Report, il premio Oscar ritira la querela
Martedì 28 Febbraio 2023, 17:18 - Ultimo agg. 2 Marzo, 08:40
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Si chiude con le scuse della trasmissione e la conseguente remissione della querela la vicenda che ha visto Roberto Benigni e la moglie Nicoletta Braschi scendere in campo nel 2017 contro Report, in seguito a un'inchiesta sugli studi di Papigno, in Umbria, dove il premio Oscar ha girato La vita à bella e Pinocchio. Il 26 febbraio «il Tribunale di Roma, sezione VII penale, ha definito con sentenza di estinzione del reato per remissione di querela - si legge nella nota diffusa dal legale di Benigni e Braschi, l'avvocato Michele Gentiloni Silveri - il dibattimento pendente nei confronti dei dottori Giorgio Mottola e Sigfrido Ranucci», rispettivamente autore dell'inchiesta e curatore del programma. «Nel corso delle puntate del 10 e 17 aprile 2017 della trasmissione Report - continua la nota - erano state diffuse notizie false e gravemente lesive della reputazione dei miei assistiti, relativamente alla vicenda degli studi cinematografici di Papigno».

A seguito di querela, la procura della Repubblica di Roma aveva rinviato a giudizio i dottori Mottola e Ranucci per diffamazione aggravata. «Durante il corso dell'istruttoria, gli imputati hanno emesso un comunicato nel quale hanno rettificato le notizie false diffuse sul conto dei signori Braschi e Benigni - prosegue la nota - e si sono rammaricati degli effetti del servizio incriminato.

Preso atto del comunicato, i miei assistiti hanno ritenuto di rimettere la querela e così estinguere il giudizio». Nella nota, firmata da Sigfrido Ranucci, curatore e conduttore del programma di Rai3, e di Giorgio Mottola, autore dell'inchiesta, si legge: «Con riferimento alle puntate di Report del 10 e 17 aprile 2017 diamo atto che Nicoletta Braschi e Roberto Benigni per acquistare e ristrutturare i teatri di posa di Papigno hanno utilizzato solo fondi personali».

E ancora: «L'acquisto e la ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno ha dato la possibilità di realizzare dei capolavori come: La vita è bella, Pinocchio e La tigre e la neve. Nicoletta Braschi e Roberto Benigni sono riusciti a recuperare buona parte dell'ingente investimento effettuato in occasione dell'acquisto e della ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno. A conclusione della realizzazione del loro ultimo film, Nicoletta Braschi e Roberto Benigni hanno venduto, nel 2005, i teatri di posa di Papigno a Cinecittà Studios, una Società per Azioni leader del settore, all'epoca a gestione privata. Dal momento dell'acquisto da parte di Cinecittà Studios, Nicoletta Braschi e Roberto Benigni non hanno avuto più alcuna responsabilità, nella gestione successiva di Cinecittà Studios. Non abbiamo mai detto che Benigni e Braschi hanno usufruito di finanziamenti pubblici per ristrutturare gli studi di Papigno: ci dispiace se sono nate delle incomprensioni a seguito del servizio e siamo lieti che le presenti ulteriori precisazioni abbiano consentito a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni di rinunciare alle iniziative giudiziarie intraprese nei nostri confronti».

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