Cannes slittata a luglio, Frémaux: «Il Festival si farà in presenza»

Thierry Frémaux, delegato generale del Festival di Cannes
Thierry Frémaux, delegato generale del Festival di Cannes
di Gloria Satta
Giovedì 28 Gennaio 2021, 12:23 - Ultimo agg. 12:24
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Non più a maggio secondo la tradizione ma, per la prima volta nella storia, in piena estate. Dopo aver cancellato l’dizione 2020, la pandemia cambia le date del prossimo Festival di Cannes: prevista inizialmente dall’11 al 22 maggio, quest’anno la più importante kermesse cinematografica del mondo si terrà dal 6 al 17 luglio. Lo hanno annunciato gli organizzatori al termine di un importante consiglio di amministrazione, mettendo un punto fermo dopo tante indiscrezioni. E con la viva speranza che nei prossimi mesi restrizioni, protocolli, mascherine e varianti letali del virus possano essere soltanto un ricordo in attesa che la Croisette torni a popolarsi di star, giornalisti, cinefili.
DAL VIVO. Mentre il Festival di Berlino si è spostato da febbraio a marzo ma quest’anno avrà luogo solo on line, nella Cannes pronta a rinascere ”dal vivo” (e ad inglobare il 14 luglio la festa nazionale francese), quasi sicuramente a presiedere la Giuria sarà Spike Lee, nominato l’anno scorso poco prima che il covid travolgesse il Festival e il cinema del mondo intero. Cannes 2021 prevede di avere anche una parte in streaming? «Assolutamente no», dichiara al "Messaggero" Therrry Frémaux, il delegato generale del Festival. «Abbiamo spostato le date proprio per garantire un’edizione normale di Cannes. L’anno scorso avevamo detto che un festival è una festa, uno spettacolo, un momento di condivisione». E oggi, assicura Frémaux, lo stato d’animo degli organizzatori «è eccellente: sono sicuro che grazie al vaccino e alle misure prese nel mondo intero per contrastare il virus la situazione migliorerà com’è successo l’anno scorso a primavera. E potremo organizzare il Festival un po’ più tardi, ma in condizioni molto buone». E se la situazione dovesse cambiare? «Siamo pronti a cambiare date di nuovo», risponde il delegato generale, «ma un fatto è certo: non ci sarà un secondo anno senza Cannes». Resta da vedere quando, visto che settembre è appaltato alla Mostra di Venezia e ottobre alla Festa di Roma.
IL BOLLINO. L’anno scorso, dopo una serie di rinvii dovuti all’inasprirsi della pandemia, il Festival ha dovuto fare a meno dell’edizione ”fisica”. Ma non ha rinunciato a vivere attraverso il ”label”, il bollino di qualità apposto a 56 film. Alcuni di questi, come Druk - un altro giro di Thomas Vinterberg, Eté 85 di François Ozon, Mangrove di Steve McQueen, il cartoon Soul, li ritroveremo sicuramente all’Oscar. «Siamo molto felici», spiega Frémaux, «di aver fatto questa selezione che ha permesso a molti film di essere visti e premiati nel mondo». A ottobre scorso la Croisette era tornata ad animarsi per tre serate con l’evento dedicato ai film di Cannes 2020. «Purtroppo l’epidemia è tornata in autunno e ne restano da vedere ancora molti», osserva Frémaux. «Organizzare il Festival a luglio permettere a molti di uscire a primavera, sempre che le sale siano riaperte». E quali film parteciperanno a Cannes 2021? Oltre a Benedetta di Paul Veroheven, non mancherà Tre piani di Nanni Moretti: pronto da un anno, il regista aveva rinunciato ad andare Venezia, provocando un dispiacere all’amico Alberto Barbera, pur di non deludere Cannes.

E ora la sua presenza sulla Croisette appare scontata.

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