Chi ha incastrato Babbo Natale? Siani trasforma Christian De Sica e fa debuttare Diletta Leotta

Chi ha incastrato Babbo Natale? Siani trasforma Christian De Sica e fa debuttare Diletta Leotta
di Paolo Travisi
Giovedì 9 Dicembre 2021, 14:51
4 Minuti di Lettura

Il cinepanettone è ormai tramontato da tempo. Ma il Natale, nonostante la difficoltà di riportare gli spettatori in sala a causa del Covid, resta il periodo prediletto da registi, attori e produttori. Christian De Sica è probabilmente l'attore inscindibile dal periodo natalizio, tanto che anche lo scorso in piena pandemia, lo abbiamo trovato In vacanza su Marte, ancora con Massimo Boldi, ma solo sulle piattaforme di streaming.

A natale 2021, precisamente il 16 dicembre, invece una novità, lo troveremo in abiti nuovi ed inediti, Babbo Natale, diretto da Alessandro Siani, anche protagonista del film, in Chi ha incastrato Babbo Natale?. Insieme alla coppia, che torna insieme una seconda volta dopo Il Principe abusivo, (sempre diretto da Siani) ci sono Angela Finocchiaro, una Befana ad hoc e Diletta Leotta, la giornalista di Dazn che debutta al cinema, niente di meno che nel ruolo di Sasha la nipote di Babbo Natale.

 

Questa la trama. La Wonderfast, azienda di consegne online più potente del mondo, domina il mercato per tutto l'anno tranne a Natale.

Per far fallire Babbo Natale, assoldano il capo dei suoi elfi, convincendolo ad infiltrare nella sua fabbrica un nuovo manager: Genny Catalano, conosciuto come il “re dei pacchi”. In realtà i pacchi in questione non sono i doni natalizi quanto piuttosto i famigerati “pacchi”. Genny, infatti, è un volgare truffatore che vive di espedienti coadiuvato da Checco, un piccolo scugnizzo di 8 anni. L’arrivo della coppia al Polo Nord darà vita ad una serie di guai ma alla fine, complice l'improbabile contaminazione reciproca che nasce tra Genny e Babbo Natale e l'inaspettato aiuto della Befana, la magia natalizia riuscirà a trionfare.

"Dopo Il principe abusivo, il desiderio di fare un altro film di Natale con De Sica era altissimo, ma non volevamo fare un sequel così abbiamo pensato ad una sorta di Christmas Edition, in cui non si poteva non parlare di sentimenti. D'altronde il film è stato pensato nel 2019, poi c'è stato il lockdown, poi abbiamo ripreso, il film ha avuto una gestazione di 3 anni, dal punto di vista produttivo è stato complicato" precisa il regista in conferenza stampa.

Per De Sica "questo è il mio 106° film, Cary Grant ne ha fatti solo 26, io 40 solo a Natale, ma ho sempre fatto imbroglioni, cinici, invece Babbo Natale è buono ed ingenuo, ma per entrare nel personaggio ho mangiato tante amatriciane, ma poi non entravo più nei pantaloni".

Il regista-attore fa debuttare al cinema la giornalista sportiva Diletta Leotta, nei confronti della quale, ammette c'erano dei pregiudizi. "Ci sono sempre, anche con De Sica visto come un attore da cinepanettone, invece è un grandissimo attore. Diletta si è applicata con grande dedizione e ha dato credibilità al suo personaggio. Abbiamo fatto tanti provini, e visto tante attrici, cercavamo una principessa, Diletta ha fatto il provino e mi è piaciuta".

"Cinema e tv sono due mondi molto lontani, io lavoro sempre in diretta, quindi vivo le emozioni della messa in onda in modo immediato, vedi condensati mesi di fatica in un’ora e mezza. Il mio futuro nel cinema? Non lo so" precisa la neo-attrice.

La presentazione del film è anche l'occasione per ricordare i Natali del passato. "Mio padre aveva due famiglie, mangiava tutto doppio, tortellini, cappone, panettone, e poi prendeva il taxi ed andava da mia sorella. Però da Babbo mi sono travestito in qualche film, ma erano trasgresssivi, qui invece sono buono, pensavo di vestirmi di rosso, invece Siani mi ha raccontato che è un'invenzione americana, il vero Babbo è vestito di bianco. C’era bisogno di un film come questo, i miei film di Natale erano ricchi, viaggi, alberghi, costumi, Aurelio De Laurentiis diceva sempre che i film erano per un pubblico di scoreggioni, invece questo è per tutta la famiglia. C’è bisogno di tornare ad abbracciarci".

Ma ai tempi de Covid, quando gli incassi sono incerti, si può ipotizzare un sequel ancor prima di conoscere l'accoglienza in sala? Siani è realista. "E’ un momento molto complicato, bisogna capire cosa succederà, è già un miracolo che siamo in sala. E’ il primo anno che non ci aspettiamo incassi, oggi il biglietto d’oro si prende con 2 mln di euro. E’ la paura a bloccare gli incassi", ma De Sica coglie l'occasione per un'ironia piccata. "Bisogna tenere segreti gli incassi come per il film di Sorrentino, con Netflix non si conosce mai. E poi questa paura di andare al cinema, al ristorante non c'è, stanno tutti ammassati a mangiare, però a teatro non ci va nessuno".

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