"Cinecittà bene comune del cinema italiano": al via l'iniziativa in streaming dell'Anac

"Cinecittà bene comune del cinema italiano": al via l'iniziativa in streaming dell'Anac
"Cinecittà bene comune del cinema italiano": al via l'iniziativa in streaming dell'Anac
Venerdì 12 Marzo 2021, 18:34
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Al via il webinar "Cinecittà bene comune del cinema italiano". L'iniziativa degli autori cinematografici sul futuro degli stabilimenti si terrà, in live streaming, il 13 marzo alle 11 sulla piattaforma AnacKino (www.anackino.it) e sulla pagina Facebook dell'Associazione nazionale autori cinematografici (Anac). Tra i partecipanti ci saranno anche Pupi Avati, Gianni Amelio e Paolo Taviani. L'evento è promosso dall'Anac, che sulla propria piattaforma ospita autori, produttori e tutti i professionisti del cinema italiano per riflettere su come si possa sostenere la rinascita di Cinecittà. Rinascita in cui l’intero settore deve essere coinvolto dopo il periodo di privatizzazione.

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All'evento presiede Francesco Ranieri Martinotti (Anac) e parteciperanno alla diretta Pupi Avati, Gianni Amelio, Paolo Taviani, Giovanna Gagliardo, Giuseppe Gaudino, Mimmo Calopresti, Dante Ferretti, Enzo De Camillis, On.

Massimiliano Smeriglio (Parlamento europeo, Europa Creativa), Nicola Borrelli (MibaC), Donatella Palermo, Matteo Levi, Francesco Rutelli (Anica), Gian Luca Curti (Cna), Marina Marzotto (Agici), Sabina Di Marco (Slc Cgil), Luciano Sovena (Roma Lazio Film Commission), Giorgio Gosetti (Casa del Cinema)(siamo in attesa delle conferme di altri invitati tra i quali i rappresentanti di Roma Capitale e Istituto Luce – Cinecittà).

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L'appello

Il 10 luglio del 2014 con l’appello "Salvate Cinecittà" l'Anac chiedeva alle Istituzioni che «Cinecittà e l'Istituto Luce tornassero ad essere punto di riferimento produttivo del cinema mondiale e fossero restituiti a quel ruolo pubblico di volano per il rinnovamento e il rilancio del cinema italiano», così in una nota. Tra i firmatari di quell’appello c’erano tra gli altri Giuseppe Tornatore, Gianni Amelio, Marco Bellocchio, Citto Maselli, Bernardo Bertolucci, Ettore Scola, ad essi si unirono maestri del cinema europeo come Ken Loach, Michel Hazanavicius, Bertrand Tavernier e Costantinos Costa Gavras.

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L'appello arrivava dopo anni di battaglie condotte dall’Anac insieme ai sindacati per evitare che sui terreni degli stabilimenti di via Tuscolana si realizzassero i progetti edilizi speculativi gestiti da una cordata di imprenditori che poco avevano a che fare con il cinema. Fu impedita così la costruzione di una multisala e di un centro commerciale, prima, e di un albergo con la palestra e il centro benessere, successivamente. Il 3 luglio 2017 si realizza finalmente quanto richiesto dagli autori e dai lavoratori: Cinecittà ritorna in mano pubblica. Con l'ultima legge di Bilancio è stata infine approvata la trasformazione in società per azioni dell’Istituto Luce Cinecittà, a cui dal 2017 fanno capo gli "studios".

Con la possibilità che Cassa depositi e prestiti entri nella compagine societaria insieme al ministero dei Beni culturali e a quello dell'Economia per un serio effettivo rilancio di Cinecittà, nella diretta streaming si discuterà  delle prospettive strategiche di sviluppo considerando anche le dichiarazioni d’intenti contenute nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Secondo cui si «investirà nello sviluppo dell’industria cinematografica attraverso il potenziamento degli studi cinematografici di Cinecittà per migliorare il livello qualitativo e quantitativo dell’offerta produttiva».

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