Claudio Amendola e Luca Argentero: li vediamo in questi giorni al cinema protagonisti del film «Il permesso - 48 ore fuori», di cui Amendola firma anche la regia. Un noir con sentimento che raccontra le storie intrecciate di quattro detenuti nel carcere di Civitavecchia che hanno a disposizione poche ore di libertà per regolare i propri conti con la vita. Luigi (interpretato dallo stesso Amendola) è un duro vero con un problema non da poco, quello di un figlio che vorrebbe ripercorrere la sua strada, ma non ne ha le capacità. Donato (Luca Argentero) è invece un uomo dal passato oscuro, uno che picchia duro e una volta fuori, in libertà, vuole solo trovare la sua donna che qualcuno ha costretto a prostituirsi. Accanto a loro ecco Rossana e Angelo (Valentina Bellè e Giacomo Ferrara), due ragazzi finiti nel malaffare per diverse strade - lei una borghese annoiata, lui un borgataro che vive di espedienti - ma con la medesima speranza di redenzione.
Amendola e Argentero ce ne hanno parlato in un'intervista al «Mattino Tv». «Ho letto la sceneggiatura tutta di un fiato - ha spiegato il primo, raccontando il sodalizio artistico con l'autore, Giacarlo De Cataldo, un maestro del genere. «Dopo tante commedie questo personaggio di poche parole e molta fisicità è stato un regalo», ha aggiunto Argentero. Prodotto da Claudio Bonivento, il film sta avendo in sala ottime accoglienze. E loro, i due attori, lo raccontano così. (video Newfotosud - Annalisa Nuzzo)
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