Cleopatra era bianca o nera? La regina d'Egitto divide Hollywood

Cleopatra era bianca o nera? La regina d'Egitto divide Hollywood
di Flavio Pompetti
Martedì 13 Ottobre 2020, 06:59 - Ultimo agg. 07:30
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Di che colore era la pelle di Cleopatra? La questione dibattuta a lungo da storici e accademici torna in primo piano con un nuovo film sulla vita dell'ultima regnante egiziana prima della dominazione romana, in preparazione presso gli studi della Paramount. Il progetto, che parte dal copione scritto da Laeta Kalogridis per la regia di Patty Jenkins, prevede che la parte protagonista sia interpretata dalla trentacinquenne attrice israeliana Gal Gadot, l'acclamata Wonder Woman di tre anni fa. La scelta ha scatenato polemiche roventi sui social media. «Vergognati Gadot: il tuo paese ruba la terra agli arabi, e tu rubi la loro il ruolo di protagonista in questo film!» scrive una utente di Twitter. «E' una mancanza di rispetto intollerabile. gli fa eco un altro Sono stanco di vedere attori bianchi interpretare la parte di faraoni e di personaggi arabi. E' tempo di scegliere attori per queste parti che abbiano sangue nero nelle vene!»

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Le reazioni più violente vengono dagli Usa, dove il dibattito sull'appropriazione culturale ha ormai raggiunto ogni angolo della vita culturale, e dove da anni i manufatti della antica civiltà egizia sono rubricati nei musei come testimonianze dell'arte nero-africana.Il cinema finora non si era mai posto la questione del colore della pelle di Cleopatra.

Le decine di film a lei dedicati sono stati sempre interpretati da attrici bianche, incluse le nostre Sofia Loren e Monica Bellucci. Nella mente degli amanti del cinema di tutto il mondo, l'immagine di Cleopatra è scolpita nel volto di Elyzabeth Taylor (nel film del 1963), o di quello di Vievien Leigh (1945) e di Cladette Colbert (1934). Persino nella versione animata di Asterix e Cleopatra del 1969, la regina ha carnagione pallida, e un naso appuntito all'insù di inequivocabile profilo francese.L'opinione degli storici non è altrettanto compatta. Sulla figura dell'ultima regnante della casa tolemaica in Egitto si incrociano due diversi dibattiti: uno sull'identità razziale del paese; l'altro su quello della stessa regina. Il territorio a cavallo del fiume Nilo è stato abitato fin dalla preistoria da popolazioni afroasiatiche che nell'iconografia romana e greca venivano rappresentati con il colore giallo, e poi rosa, e dai nubiani neri del sud, da sempre oppressi e sfruttati dai faraoni, ma che nell'ottavo secolo B.C. erano riusciti a sovvertire il rapporto e imporsi con una loro dinastia di faraoni neri. Cleopatra apparteneva invece ai reali tolemaici di origine greco macedone e iraniana. Il capostipite della famiglia Tolomeo Sotere era stato amico di infanzia di Alessandro il Grande, e alla sua morte divenne satrapo dell'Egitto. L'incesto era regola di famiglia, e nella successione al potere tra il 305 e il 30 B.C. troviamo una sequenza ininterrotta di Tolomei che sposarono le loro sorelle o le cugine di nome Cleopatra.

Nel caso della settima Cleopatra, quella che tutti pensiamo sia l'unica ad aver regnato il paese, le cose sono però più complicate. Sua madre non era Cleopatra V, la moglie di suo padre Tolomeo XII già allontanata dal trono. Era forse una concubina di incerta definizione razziale, concetto tra l'altro ignorato al tempo e per i successivi sette secoli. Concubina, forse nubiana, era stata anche la bisnonna paterna, il che fa di Cleopatra VII una donna con il 75% di makeup razziale incognito. Di fatto era la prima tolemaica a parlare l'egiziano. 

 

Quando Cesare la accolse a Roma nel 46 B.C. gli storici non registrarono particolare sorpresa da parte della popolazione locale, come ce ne sarebbe stata se si fosse scoperto che il dittatore aveva concepito un figlio con una regina nera. Tratti bianchi e mascolini sono quelli che definiscono la più antica scultura del viso della donna, eseguita durante la visita e oggi conservata in un museo tedesco. Gal Gadot è quindi una scelta legittima per il cast del film? La questione è più politica che storica. Per restare nel campo della cultura possiamo forse accettare l'opinione di Sheakespeare, lo scrittore che nei primi anni del 1600 consacrò la fama futura e forse poco meritata di seduttrice della regina. Il bardo britannico definiva Cleopatra una mora. 

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