Coronavirus in Campania, la filiera del cinema: «Subito risposte al settore»

Coronavirus in Campania, la filiera del cinema: «Subito risposte al settore»
Venerdì 24 Aprile 2020, 13:48 - Ultimo agg. 20 Marzo, 21:08
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Accelerare i risultati del tavolo tecnico con la Regione Campania, inserire le imprese culturali e del settore cinema, ora escluse, negli strumenti straordinari che la Regione sta varando a partire dal Piano Socio-economico, finanziare subito sul triennio e con maggior dotazione la legge 30, rendere rapida l'erogazione dei fondi. Queste alcune delle richieste che il comparto cinema invia, insieme ad una serie di idee e proposte, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, insieme attraverso CNA Cinema e Audiovisivo, CLARCC (Coordinamento Lavoratori Regione Campania Cinema e audiovisivi) e CFCC (Coordinamento Festival e Rassegne Cinematografici Campania).

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La pandemia covid19 ha completamente fermato un settore in straordinaria attività in Campania come testimoniano i dati proprio sui fondi della Legge regionale 30 nel triennio: per il settore produzione 412 progetti presentati, per un totale finanziato di quasi 12 milioni con 280 progetti e 194 imprese sostenute (con un effetto moltiplicatore accertato di 3 volte la cifra stanziata) e per il settore promozione 172 progetti presentati, per un totale finanziato di quasi 4 milioni, con 133 progetti e 67 enti culturali sostenuti. «Per tutto il comparto campano - spiega Davide Mastropaolo, presidente dell'associazione CLARCC - la crisi era già pienamente in corso a partire dal mese di febbraio, quando, a causa delle prime misure di distanziamento sociale, le produzioni sono state progressivamente sospese, i festival e le rassegne sono stati rinviati o annullati, i cinema si sono improvvisamente svuotati e un enorme numero di lavoratori si è dovuto fermare da un momento all'altro. E' fondamentale prevedere sia interventi di sostegno straordinari sia l'elaborazione di una strategia di supporto a lungo termine». «Per i festival e le rassegne - dichiara Giuseppe Colella Presidente di CFCC - ora è un momento cruciale. Bisogna capire che succede con gli eventi ormai vicini e l'emergenza in corso e prevedere una dotazione che consenta di realizzare progetti più flessibili, con modi e tempi utili alla sopravvivenza ma legati alla straordinarietà della contingenza». «L'emergenza inciderà pesantemente - spiega Antonella Di Nocera delegata regionale CNA cinema e audiovisivi - sull'esistenza di tutti ma occorre tener conto del fatto che il Cinema in Campania rappresenta un formidabile motore produttivo ed economico, veicolo unico di promozione territoriale, ma soprattutto strumento di formazione e nutrimento culturale nella vita di tutti. Per questo è necessario un tavolo di confronto permanente, per definire il percorso per intervenire, sia in questo momento emergenziale, ma anche e soprattutto dopo, quando il cinema campano avrà bisogno di un'attenzione particolare per scongiurare uno scenario disastroso. L'auspicio finale che si possano aggiungere anche altre risorse legate alla programmazione europea, con cui già in passato si è intervenuto per il cinema campano».
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