David di Donatello, l'anno delle donne: musica e grandi ritorni. Le candidature e le curiosità sul premio

Elio Germano in "Volevo nascondermi" di Giorgio Diritti, 15 candidature ai David di Donatello
Elio Germano in "Volevo nascondermi" di Giorgio Diritti, 15 candidature ai David di Donatello
di L.Jatt.
Venerdì 26 Marzo 2021, 16:21
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L’11 maggio prossimo la premiazione in diretta su Rai1. Nel frattempo, la filiera del cinema di casa nostra può godersi l’attesa per l’incoronazione. La giuria dei David di Donatello, gli Oscar italiani del cinema, puntuale all’appuntamento, ha reso note oggi le candidature per l’edizione 2021. Volevo nascondermi di Giorgio Diritti è il film che incassa più candidature, esattamente15. Seguono Hammamet di Gianni Amelio con 14, Favolacce di Fabio e Damiano D’Innocenzo con 13, ex aequo con 11 L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Matteo Rovere e Miss Marx di Susanna Nicchiarelli. 


E ancora Le sorelle Macaluso di Emma Dante con 6 candidature e ex aequo con quattro ciascuno Figli e I predatori. Tre nomination vanno invece a 18 regali e Gli anni più belli, Lacci, Non odiare e Tolo Tolo, mentre La vita davanti a sé, Cosa sarà, Lei mi parla ancora e Magari conquistano due candidature. Infine Assandira, Lasciami andare Lontano lontano, Padrenostro, Sul più bello e The book of vision sono candidati a una statuetta ciascuno. 

Volevo nascondermi


Scendendo nel particolare, ci sono due donne nella cinquina delle candidature per la Miglior regia: Emma Dante per Le sorelle Macaluso e Susanna Nicchiarelli per Miss Marx. Sophia Loren per La vita davanti a sé è in lizza per la statuetta alla Miglior attrice protagonista accanto a Vittoria Puccini (18 regali), Paola Cortellesi (Figli), Micaela Ramazzotti (Gli anni più belli) e Alba Rohrwacher (Lacci), mentre Renato Pozzetto per Lei mi parla ancora dovrà contendersi il David per il Miglior attore protagonista con Kim Rossi Stuart (Cosa sarà), Valerio Mastrandrea (Figli), Pierfrancesco Favino (Hammamet) e Elio Germano (Volevo nascondermi). 

Le sorelle Macaluso

Grande partecipazione ai David anche da parte della musica: ci sono in lizza infatti due mostri sacri della musica leggera italiana nella cinquina per la Miglior canzone originale: Claudio Baglioni e Laura Pausini. Accanto a loro Checco Zalone, che concorre con il suo vero nome, Luca Medici. Baglioni è autore e interprete di Anni più belli, brano che fa da colonna sonora all’omonimo film di Gabriele Muccino, mentre il brano della Pausini, Io sì (Seen), che ha già conquistato il Golden Globe ed è in corsa per l’Oscar, fa da colonna sonora a La vita davanti a sé di Edoardo Ponti con Sophia Loren. Checco Zalone alias Luca Medici è invece coautore e interprete di Immigrato, canzone del film Tolo Tolo, mentre gli altri due artisti in cinquina sono Ginevra con Miles Away (testi suoi e musica di Pivio & Aldo De Scalzi) per Non odiare e La Tarma con Invisibile (musica e testi di Marco Biscarini) per Volevo nascondermi, il film di Giorgio Diritti.

Sophia Loren in "La vita davanti a sé"

Pierfrancesco Favino in "Hammamet"


«La speranza è quella di fare un passo avanti, di avere almeno qualche cinquina in studio e avere più presenze, dando ancora più lustro a questo premio che per il cinema è il più importante». Carlo Conti, che condurrà la cerimonia di premiazione su Rai1 in prima serata, ha parlato così subito dopo la presentazione delle candidature. «Sono felice - ha detto - perché saranno presenti molte produzioni, che significa che tante maestranze hanno potuto lavorare, certo con spese maggiori per rispettare le regole di sicurezza sanitaria e con introiti inferiori, ma il cinema è andato avanti lo stesso, e spero che la sale riaprano presto». L’augurio di Conti è di avere più cinquine possibili in presenza: «Faremo il possibile, ma tutto dipenderà dalle normative di fine aprile. Navigheremo a vista. L’obiettivo sarebbe avere il maggior numero di cinquine in studio. E poi ovviamente avere tutta la cinquina dei candidati cantanti o almeno il vincitore. Un momento importante ovviamente sarà riservato al ricordo di Gigi Proietti, che ci manca, così come all’amico Fabrizio Frizzi, di cui ci mancano gli “abbraccioni”, e il cui nome portano gli studi Rai da dove andremo in onda». 
Da parte sua, Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell'Accademia del Cinema Italiano, ha commentato: «Quest’anno abbiamo ammesso alla competizione anche i film che sarebbero dovuti uscire in sala ma che invece devono uscire nelle piattaforme. È stato un anno difficile, abbiamo lavorato tantissimo e preso decisioni importanti.

Ringrazio pertanto la giuria, che rappresenta tutti i lavoratori del cinema, che quest’anno ha stabilito un record nella partecipazione, con il 91 per cento dei voti espressi attraverso la piattaforma dei David di Donatello». 

Kim Rossi Stuart in "Cosa sarà"

Laura Pausini

E ha sottolineato la presenza delle donne come protagoniste di questa edizione: «Con le candidature femminili sia per la regia che per il miglior film, questo è l’anno della regia femminile. E poi abbiamo donne candidate anche per i Documentari. In 66 anni di storia del Premio, solo due volte una donna ha vinto per il miglior film e mai per la regia. È difficile avere candidate registe e chi produce deve avere più coraggio e puntare sulle donne - ha detto ancora la Detassis - Noi stiamo andando in questa direzione, con un 30% femminile nella giuria composta dai vincitori delle passate edizioni e un 37% nella giuria di Cultura & Società. Quest’anno un segnale lo abbiamo dato. I numeri non tornano ancora ma siamo sulla strada giusta. Nei film di quest’anno - ha aggiunto - c’è un incontro mirabile fra giovani protagonisti e grandi valori, fra cui la Loren e Pozzetto. C’è un certo pop che si unisce ai film d’autore e uno degli esordienti, Luca Medici, è il re del box office italiano. C’è un desiderio di futuro e di innovazione». 

Motivi di soddisfazione anche da parte di Francesco Rutelli, presidente dell’Anica: «Nell’anno più difficile, le cinquine del David di Donatellò testimoniano la ricchezza creativa e produttiva del nostro cinema, confermano grandi personalità e vedono emergere nuovi talenti. Possiamo ben sperare in vista dell’uscita dal tunnel».
E quest’anno ai David partecipa anche Alice nella Città e apre agli under 17: per la prima volta una giuria composta da 400 studenti di età compresa tra i 14 e i 16 anni assegnerà infatti a fine maggio, dopo la premiazione ufficiale del David, il riconoscimento «Scelte di Classe - Speciale David di Donatello» a uno dei cinque titoli candidati al David Giovani: 18 regali di Francesco Amato, Favolacce di Fabio e Damiano D’Innocenzo, Gli anni più belli di Gabriele Muccino, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose di Sydney Sibilia e Tolo Tolo di Luca Medici. L’iniziativa è frutto della collaborazione nata tra la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle nuove generazioni e la Fondazione Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello, ed è supportata dalla Regione Lazio. 
I docenti e le classi non si limiteranno tuttavia alla visione dei film, ma verranno accompagnati da esperti e tutor in viaggio formativo costituito da incontri con gli autori, schede didattiche e approfondimenti sui titoli in gara, nonché un percorso specifico, riservato ai docenti, sulla lettura delle immagini. La consegna del riconoscimento «Scelte di Classe - Speciale David di Donatello» si terrà il 31 maggio al termine del percorso e con una cerimonia successiva a quella di consegna dei Premi David di Donatello.

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