Emma Stone è Crudelia: «Così divento cattiva nella Londra del punk»

Emma Stone è Crudelia: «Così divento cattiva nella Londra del punk»
di Titta Fiore
Domenica 16 Maggio 2021, 08:27
4 Minuti di Lettura

Dunque, c'è stato un tempo in cui anche la perfida Crudelia De Mon ha avuto un cuore. Prima di diventare una delle cattive più leggendarie della storia del cinema e dell'animazione, la stravagante cacciatrice di pelli di dalmata della «Carica dei cento e uno» è stata una bambina beneducata come il suo nome, Estella, innamorata della mamma e pronta a ogni sacrificio pur di realizzare il sogno di sfondare nel mondo dell'alta moda. Da quell'infanzia dickensiana (già, perché la povera Estella perde la madre in un tragico incidente e finisce a vivere in strada con due ladruncoli che le faranno da scudieri per il resto della vita), da quel tempo di grandi ferite e grandi stravolgimenti parte il nuovo film live action Disney «Crudelia», dal 26 maggio nelle sale e dal 28 su Disney+ con accesso Vip. E dall'incontro-scontro tra la giovane truffatrice, determinata a farsi largo con le sue creazioni, e la raffinatissima Baronessa von Hellman, un'icona dello stile di inarrivabile narcisismo, si metteranno in moto una serie di eventi che porteranno Estella ad assecondare il suo lato ribelle e a diventare la prorompente e vendicativa Cruella.

Ambientato nella Londra punk degli anni Settanta, il prequel è un fuoco d'artificio di trovate e di musica, impreziosito dagli straordinari costumi glam rock di Jenny Beavan, che trasformano Estella in una supercattiva molto fashion, e dal mitico trucco e parrucco metà bianco e metà nero di Nadia Stacey (entrambe le ritroveremo candidate a tutti i premi possibili).

Ieri, i protagonisti lo hanno presentato in un incontro streaming con i giornalisti di tutto il mondo. Dietro la macchina da presa c'è un veterano come Craig Gillespie, il regista australiano di «Tonya», nei panni delle protagoniste due autentiche primedonne, Emma Stone, premio Oscar per «La La Land», e Emma Thompson, vincitrice di due statuette dell'Academy per «Casa Howard» e «Ragione e sentimento». Il loro è un duello titanico di astuzie, colpi bassi e ironia, un corpo a corpo generazionale come se ne sono visti in «Eva contro Eva» e «Il diavolo veste Prada» (del resto, non a caso qui Cruella di cognome fa De Vil).

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E se quest'ultima tocca i vertici di una deliziosa malvagità (per il produttore Andrew Gunn «è come l'Hannibal Lecter del mondo Disney»), la Baronessa di Emma Thompson fa il verso alle «femmes fatales» del miglior cinema hollywoodiano, sempre in tacchi a spillo e perfettamente a posto in ogni dettaglio. «È stata una vera tortura indossare quegli abiti che mi strizzavano come un dentifricio, era difficile anche fare pipì» racconta l'attrice, «per non parlare dei tacchi alti, una sofferenza per me che amo solo le infradito».
Emma contro Emma, com'è andata sul set? Thompson: «Fingere di litigare con lei è stato abbastanza difficile, perché siamo buone amiche. Ad ogni buon conto, il mio personaggio è una donna che non vuole condividere la ribalta con nessun altro. È vittima del suo narcisismo, al limite del disturbo della personalità. Stilista brillante e temuta, non può sopportare la competizione con una ragazzina come Cruella, più moderna e più giovane di lei. Immergersi nelle atmosfere di Londra anni Settanta? Sono cresciuta in quel clima, è stato come tornare adolescente».

Stone: «I personaggi cattivi sono i più interessanti e quindi, se dovessi scegliere, preferirei Cruella al suo alter ego Estella, anche perché è difficile considerarla davvero malvagia quando sai per quale motivo, per quale ingiustizia, lo è diventata. Cruella compie un percorso e alla fine accetta la sua natura, e questo non è necessariamente un male». Gillespie ha ricostruito la Swinging London caricandola di colori, di suoni (più di cinquanta brani nella colonna sonora strepitosa), eccentricità e stravaganze d'epoca: «Quella città aveva un'anima diversa ed è stata una delle principali fonti di ispirazione del nostro lavoro» spiega, «il senso di ribellione contro l'establishment che vi si respirava caratterizza fortemente il personaggio di Cruella».


Glenn Close, che era stata una Crudelia di successo nell'adattamento live action della Disney «La carica dei 101-Questa volta la magia è vera» del 1996 e nel seguito del 2000, ora figura tra i produttori esecutivi. Nel cast di voci italiane anche i Maneskin, con il frontman Damiano impegnato in un doppio cameo: è l'assistente della Baronessa, Jeffrey, e lo stilista vintage Artie che canta «I Wanna Be Your Dog» degli Stooges durante una sfilata.
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