Ewan McGregor, da attore in Trainspotting
a regista: «Non sono nervoso ma...»

Ewan McGregor
Ewan McGregor
di Valeria Arnaldi
Domenica 2 Ottobre 2016, 16:17 - Ultimo agg. 20:21
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ROMA - “Quando ero più giovane, ero uscito dalla scuola di recitazione e ho iniziato a fare film. In uno spazio molto breve, sono diventato noto sulla scena internazionale. Trainspotting è stato il mio quarto film. Ci siamo divertiti moltissimo”.

Ewan McGregor, a Roma per la presentazione del film “American Pastoral” in cui debutta alla regia, ha scelto gli studi di Domenica Live per raccontarsi al pubblico italiano, “ripassando” alcuni dei suoi più grandi successi cinematografici, senza trascurare rapidi cenni alla famiglia. È sposato con Eve da 21 anni, hanno quattro figli, due dei quali adottivi, e un cane Sid, che l’attore definisce “il mio compagno, il mio braccio destro”.
Geloso della sua privacy, il divo concede un brevissimo spaccato sulla sua vita di padre.
“Mia figlia, a 9 anni, ha voluto vedere Moulin Rouge. Le ho messo il dvd e sono andato a fare altre cose. Dopo 45 minuti, l’ho sentita piangere come una fontana, le ho chiesto scusa, stavo per spegnere e lei continuava a piangere ma non ha voluto che io spegnessi”.

Ed è proprio su Moulin Rouge che si concentrano contributi video e ricordi.
“Moulin Rouge è stata un’esperienza magica. Essere circondati da quel colore, la musica, le danzatrici è stata veramente una esperienza unica. Non sono mai stato coinvolto in un’altra esperienza del genere”.
Sotto i riflettori, poi, la regia di “American Pastoral”.
“Non ero nervoso, non tanto da farmela sotto diciamo (ndr: aveva usato il modo di dire sui social per descrivere la sua emozione prima dell’uscita), ero emozionato. Sono entusiasta di vedere quello che il pubblico penserà domani il pubblico italiano. Ho aspettato venti anni per essere nella condizione di fare il regista. Ho una storia meravigliosa, un gruppo d’eccezione, degli attori meravigliosi: sono davvero una persona molto fortunata”. 
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