Federica Altamura, la prima volta a Gomorra: «D'Amore regista faticato ma bello»

Federica Altamura, la prima volta a Gomorra: «D'Amore regista faticato ma bello»
di Rossella Grasso
Venerdì 12 Aprile 2019, 09:41 - Ultimo agg. 11:16
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Classe ’89, Federica Altamura esordisce tra le figure femminili della sesta puntata della quarta stagione di Gomorra. A dirigerla sul set Marco D’Amore che dal set nei panni di Ciro l’Immortale si trasferisce dietro le telecamere per la quinta e sesta puntata. «È stato molto bello lavorare con Marco sul set, è una persona molto generosa – racconta l’attrice che aveva già conosciuto D’Amore sul set di “Perez” dove lui faceva l’attore e lei l’actor coach – È stato molto stimolante, faticato perché lui è un regista che ricerca molto ma bello perché senti la gocciolina di sudore dalla fronte che ti fa sentire si aver lavorato tanto e bene. Marco ti fa sentire a tuo agio, ti guida con la mano, secondo me essendo lui in primis un attore, da regista cerca di metterti a tuo agio, capisce quali possono essere le tue difficoltà, le tue incertezze. Sono stata davvero molto contenta».

Gli spoiler sulla puntata sono top secret, certo è che Federica porterà in scena un nuovo personaggio femminile, «un ruolo diverso rispetto ai personaggi femminili visti finora nella serie – dice Federica – Ha una dimensione diversa rispetto a Patrizia, Scianel o Azzurra. Un’altra piccola sfumatura di quota rosa in Gomorra 4». La stagione in corso infatti pone molto l’accento sulla dimensione femminile, sul rapporto tra donna e potere, donna e famiglia, attraversando mille sfumature che anche i personaggi minori apportano a tutta la narrazione. Federica, bionda dai profondi occhi verdi, racconta di aver scelto di fare l’attrice già da bambina quando a una festa di compleanno, mentre si scatenava in giochi, imitazioni e travestimenti, sua nonna le disse scherzando: «devi fare proprio l’attrice da grande». Un apassione che presto si è trasformata in amore per il grande schermo quando tutti i venerdì andava a cinema con i suoi genitori. «All’inizio ci andavo perché all’intervallo i miei mi avrebbero comprato ‘la bella cosa’ da mangiare – racconta – poi verso gli 8 anni ho iniziato ad ingrassare e ho smesso di andare a cinema solo per mangiare e ho cominciato a seguire la trama. Così è nato un amore».
 

I suoi sogni li ha realizzati con una brillante carriera prima al teatro entrando nell’Accademia d’Arte Drammatica Teatro Bellini, recitando in spettacoli diretti tra gli altri da Marco Tullio Giordana, Luca de Filippo, Mimmo Borrelli e Alessandro Siani e poi al cinema prendendo parte a «Gatta Cenerentola», «Perez» e «Mozzarella Stories». Adesso approda in Gomorra 4, una serie di successo vista in ogni angolo del mondo, e lo fa con un grande senso di responsabilità. «Sono molto orgogliosa di essere napoletana – dice – Non a caso porto sempre con me un Vesuvio. Quando sono in giro per le turnee ho bisogno del fuoco della mia terra che mi accompagna. Da napoletana far parte di Gomorra è stata una bella sfida, se ne è parlato molto di questa serie negli anni. Io da attrice ho un dovere fondamentale, è quello di portare in scena il fattore umano dei personaggi con i quali mi vado a rapportare, a interpretare, a studiare. È più uno studio antropologico di un personaggio, al di là se un personaggio è iscritto nella lista dei buon o dei cattivi».

L’esordio di Federica in TV è stato coronato con un simpatico episodio. Il suo primo giorno di set è coinciso con il giorno del suo 29esimo compleanno. «Non lo avevo detto a nessuno – dice l’attrice – era come se fosse il mio primo giorno di scuola. Alla fine delle riprese mi hanno fatto trovare una torta enorme. Abbiamo festeggiato tutti insieme, una bellissima sorpresa. È stato tutto molto emozionante, ti senti parte di questa grande cosa che è Gomorra. Festeggiare il mio 29esimo compleanno così è stato un ottimo augurio per il futuro: vediamo i 30 anni dove li festeggiamo». 
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