Festa del Cinema, John Waters: «Trump è trash. Viviamo in un film dell'orrore da cui non possiamo uscire»

Festa del Cinema, John Waters: «Trump è trash. Viviamo in un film dell'orrore da cui non possiamo uscire»
di Paolo Travisi
Sabato 17 Ottobre 2020, 17:16 - Ultimo agg. 20:38
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Che cos'è trash oggi? «Sono trash i reality tv e Donald Trump alla Casa Bianca. Quando si cerca di essere volgari, senza umorismo, quello è trash. Trump ha rovinato il concetto del cattivo gusto, non fa più ridere, stiamo vivendo in un B-movie dell’orrore da cui non riusciamo a uscire», parola di John Waters, il regista americano che ha fatto della provocazione, la sua firma nel mondo del cinema, oggi ospite alla Festa del Cinema di Roma per partecipare all'incontro ravvicinato con il pubblico.

 

Una filmografia di 13 titoli, in cui Waters ha sempre cercato la trasgressione, le sequenze shock, per lasciare il segno nel pubblico e «creare un nuovo genere».

Come in Pink Flamingos, film degli anni Settanta, in cui fece recitare l'attore transgender Divine a cui in una scena fa mangiare cacca di cane. «Divine viveva nel mio quartiere, l’ho conosciuto al liceo, all'epoca non era transgender e non voleva essere una donna. Era un ottimo attore, ed in quella scena recitò solo una parte. Il film non veniva mostrato nei cinema di New York, ma lo fecero vedere in un teatro a Londra, c'erano una trentina di persone. Il giorno dopo c'era la fila».

La trasgressione nel cinema, come scelta alternativa alla commedia, si potrebbe dire «tutti i miei film sono stati definiti trash e pornografici, ma sono film gioiosi ed a volte ci vogliono due generazioni affinché questo aspetto venga colto» considera Waters, commentando la sua rivalutazione nel cinema contemporaneo.

Ma del suo cinema ultra-indipendente si accorse anche la più istituzionale industria di Hollywood, per cui girò almeno tre titoli più pop. Tra questi Cry Baby con un giovane Johnny Depp come protagonista. «Non è stato un film di successo al box office, anche se in parte qualcuno lo apprezzò. All'epoca Depp era un po' come Justin Bieber oggi, un idolo delle teenager. Accettò quel film per andare contro quell'etichetta. Fu il primo film che feci a Hollywood ed ancora oggi con Johnny siamo grandi amici. Ho bevuto con lui, mi sono drogato con lui, è un bravo attore».

Prima di Cry Baby, girò Hairspray, che anni dopo venne rifatto con protagonista John Travolta, ma quel film gli aprì le porte del teatro «Hairspray divenne un musical a Broadway, lo vedevano anche le scuole».

Eppure, Waters apparentemente contrario a qualsiasi regola, spiazza quando afferma che le regole della famiglia sono necessarie. «I miei genitori amavano il buon gusto, se non avessi imparato da loro le regole, non avrei potuto violarle. Mi hanno dato un sostegno anche se facevo questi film che li facevano vergognare. Sono stato arrestato, sono finito su tutti i gornali, ma sono rimasti colpiti dal fatto che fossi riuscito a far uscire i miei film, e li videro anche». 

Nella cultura cinematografica di Johh Waters, non manca apprezzamento per il cinema italiano. «L'umorismo  italiano è diverso da quello americano, ma tutti i film italiani che hanno avuto un'influenza su di me non sono commedie. E parlo di Fellini ed Antonioni».

E l'America di oggi? «La gente è molto arrabbiata, credo che questo virus servirà a far cadere Trump».

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