Gualtiero Marchesi, la vita del Maestro diventa un docufilm

Gualtiero Marchesi, la vita del Maestro diventa un docufilm
di Carlo Ottaviano
Venerdì 16 Marzo 2018, 16:14 - Ultimo agg. 19 Marzo, 14:59
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Il 19 marzo avrebbe compiuto 88 anni. Dal prossimo lunedì Gualtiero Marchesi, il più grande chef italiano, sarà ricordato ogni anno in questa data. L'ha comunicato stamattina la Fondazione dedicata al maestro che lui stesso aveva fondato nel 2010 con l'intento di trasmettere il patrimonio e l'insegnamento della cucina italiana. Si parte alla grande con l'anteprima del docufilm Gualtiero Marchesi The Great Italian per la regia di Maurizio Gigola, le cui riprese erano terminate appena poche settimane prima della scomparsa in dicembre del primo Tre Stelle italiano.
 



Il film – 80 minuti, nelle sale italiane il 20 e il 21 marzo - ricostruisce il personaggio, il mondo e il pensiero di Gualtiero Marchesi il film, grazie alla sua viva voce e alle testimonianze dei cuochi incrociati sulla sua strada: i “giganti” francesi, Pierre e Michel Troisgros, Alain Ducasse, Marc Haeberlin e Yannick Alleno, gli italiani della nuova generazione, spesso suoi allievi o da lui influenzati: Andrea Berton, Massimo Bottura, Simone Cantafio, Daniel Canzian, Carlo Cracco, Enrico Crippa, Alfio Ghezzi, Ernst Knam, Pietro Leeman, Paolo Lopriore, Davide Oldani, senza dimenticare personaggi storici della ristorazione italiana, da Giorgio Pinchiorri ad Arrigo Cipriani, da Antonio Santini a Carlo Petrini, a Eugenio Medagliani.

Tra gli intervistati anche i vertici di alcune delle aziende del settore leader nel mondo.
«Ad ogni nostro incontro – ricorda per esempio Andrea Illy - Gualtiero amava citare una frase che mio padre Ernesto gli aveva detto: 'I cuochi sono i chimici dell'intuizione'. L'aveva fatta sua, perché in effetti era insieme un artista, uno scienziato e soprattutto un amante del bello e del buono, come dimostrano i piatti e gli insegnamenti che ci ha lasciato. E che custodiremo per sempre”. Da parte sua Matteo Lunelli, confessa che “è stato emozionante poterlo accompagnare alla scoperta della nostra cantina, a Villa Margon, nel cuore dei vigneti Ferrari, e alla Locanda Margon dal suo discepolo Alfio Ghezzi».

Il film è anche un viaggio evocativo tra le città care al Maestro, da Milano a Venezia, da Trieste a Firenze, tra le materie prime della sua cucina e, ovviamente, tra i piatti che ne hanno decretato la grandezza, come il celebre riso, oro e zafferano o il dripping di pesce, solo per citare i più famosi, raccontati e mostrati nella loro esecuzione, proprio come se si trattasse della creazione di veri e propri capolavori di arte contemporanea. A sottolineare il ruolo centrale della musica nella vita di Marchesi – moglie, figlia e tre nipoti musicisti - una colonna sonora originale composta dal grande violoncellista Giovanni Sollima.

 
 


Ma per ricordare Marchesi si svolgeranno anche tante altre iniziative come hanno spiegato in conferenza stampa il presidente della Fondazione Alberto Capatti e il segretario generale Enrico Dandolo. Percorreremo – hanno detto – due strade: una storico-culturale per documentare e studiare il percorso e la vita di Marchesi e della cucina italiana; l'altra per promuovere il pensiero di Marchesi che era quello di spronare gli allievi ad essere liberi, a percorrere strade innovative. L'attività non si limiterà all'Italia ma porterà il film e altre iniziative in 4 capitali europee in settembre, in Usa e Canada in ottobre, in Asia in novembre, nell'ambito dell'Anno italiano del cibo.

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