Il Premio Sila ’49 alla carriera è stato assegnato all’attrice Anna Bonaiuto. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti, in ritardo a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, si terrà il prossimo 4 giugno, nel Centro storico di Cosenza, all'Arenella, nel corso di una serata condotta dalla giornalista e scrittrice Ritanna Armeni. «Una immensa artista che ci onorerà della sua presenza e che terrà una lectio magistralis dal titolo ‘Alla ricerca dell’attore perduto’, che immaginiamo dedicata alle difficoltà che il mondo del teatro (e della cultura in generale) sta affrontando in questo momento. E noi volevamo proprio questo – spiega Enzo Paolini, presidente della Fondazione Premio Sila – dare un segnale di vicinanza, di sostegno al mondo del teatro, del cinema, dell’arte e della cultura. Il nostro premio è un premio alla persona, all’artista straordinaria, che da anni ci regala interpretazioni memorabili ma ha ancora tantissimo da dare a noi spettatori dal palco e sul set, è un premio all’attrice con all’attivo un David di Donatello e un Nastro d’Argento e tanti altri riconoscimenti, che ha lavorato con Luca Ronconi, Pupi Avati e Ferzan Ozpetek, Carlo Verdone e Paolo Sorrentino. Ma è anche un premio a un mondo che amiamo e che ci auguriamo possa rivivere un momento di splendore, dopo il buio che l’ha investito in questi 15 mesi assurdi e inaspettati».
Tra i vincitori del premio anche Jonathan Bazzi, autore di «Febbre» per la sezione letteratura, Stefano Mancuso con «La nazione delle piante», per la sezione Economia e società. «Abbiamo atteso tanto – ha affermato Gemma Cestari, direttrice del Premio - e adesso ci ritroviamo a celebrare la fine dell'edizione 2020 nel bel mezzo del 2021.